Arno Rossini: «I Diavoli rossi passeranno il turno e saranno un brutto cliente per tutti»
«La generazione d’oro del Belgio è ancora qui».
COLONIA - A una buona prestazione non ha fatto seguito un risultato positivo. Ma quello è ormai il passato. Cominciato l’Europeo con un passo falso, con la dolorosa sconfitta con la Slovacchia, il Belgio è determinato a voltar pagina e (finalmente) a conquistare qualche punto.
Questa sera (sabato) i Diavoli rossi se la vedranno con la Romania: è l’occasione giusta per “ripartire”.
«Nonostante il ko, nella prima partita la selezione guidata da Domenico Tedesco non ha fatto malissimo - è intervenuto Arno Rossini - ha infatti mostrato un buon calcio e idee interessanti. Ha però commesso troppi errori nell’area avversaria. E alla fine li ha pagati a caro prezzo».
Romelu Lukaku…
«Sempre lui, ormai lo conosciamo bene. Anche se tecnicamente non eccelso, è un grande giocatore. Tatticamente è una fortuna per le sue squadre, ha fisico e personalità. A volte è però imbarazzante. È successo così anche contro la Slovacchia: con un po’ di malizia e reattività in più, quell’incontro lo avrebbe facilmente risolto. E ora staremmo parlando di altro: la situazione sarebbe diversa».
Perdere il match d’esordio in una grande manifestazione è sempre un guaio. Il Belgio rischia grosso?
«Secondo me no. È inserito in un girone non irresistibile nel quale, con due confronti ancora da disputare, ha comunque la possibilità di raccogliere sei punti. Anche ne facesse di meno, poi, potrebbe comunque passare il turno».
Ma tutte le chiacchiere sulla “generazione d’oro”?
«Ma è ancora qui, è ancora questa, anche se è vero che qualche occasione in passato l’ha persa. Credo che quei ragazzi, alcuni eccezionali, abbiano ancora la possibilità di lasciare il segno. In questo Europeo, forse al prossimo Mondiale. Non oltre».
Il Belgio è comunque sempre da tenere in considerazione?
«Passerà il turno, vedrete, e sarà un brutto cliente per tutti. Non credo che l’avversario degli ottavi di finale stapperà bottiglie di champagne quando saprà che dovrà incrociare de Bruyne e compagni. In quella selezione vedo tanta qualità e tantissima esperienza. A livello fisico sono messi benissimo e il gruppo-squadra, con ragazzi che stanno insieme da anni, è solido. A volte non riescono a giocare partite brillanti, è vero; ma guai a considerarli deboli o battuti in partenza».