Cerca e trova immobili

GERMANIA 2024«Contini? Che l'assistente cambi il volto di una nazionale sono storie da villaggio...»

27.06.24 - 06:30
Livio Bordoli sull'attesissima sfida di sabato contro l'Italia: «La Svizzera non è favorita, direi 50/50»
Freshfocus
«Contini? Che l'assistente cambi il volto di una nazionale sono storie da villaggio...»
Livio Bordoli sull'attesissima sfida di sabato contro l'Italia: «La Svizzera non è favorita, direi 50/50»
«Gli allenatori? In questo genere di tornei contano molto di più i giocatori e i rapporti interpersonali fra essi».
SPORT: Risultati e classifiche

BERLINO - È senza dubbio l'evento sportivo dell'anno. Per una volta non ce ne vogliano i derby hockeistici fra Lugano e Ambrì o la finale di Coppa Svizzera del FCL. La febbre in vista di Svizzera-Italia - in programma sabato alle 18 - è già altissima. In queste ore sono cominciate le prime normali punzecchiature fra chi pensa che per la prima volta nella storia gli elvetici arrivino al match da favoriti e fra chi invece sostiene che la sin qui zoppicante nazionale di Spalletti parta comunque avvantaggiata, trascinata dalla storia che racconta come spesso proprio dalle difficoltà gli azzurri abbiano trovato la spinta necessaria per gettare il cuore oltre l'ostacolo.

Cosa ne pensa a tal proposito Livio Bordoli, colui che nel 2015 riportò il Lugano in Super League? «Assolutamente no, per me la Svizzera non è favorita. L'Italia è sempre l'Italia, i giochi si fanno seri e l'emotività cambia, così come la posta in palio. Per me è 50/50: né i rossocrociati né gli azzurri possono vestire i panni dei favoriti».

E se dovessimo ripetere la stessa prestazione offerta contro la Mannschaft?
«Con la Germania abbiamo giocato bene, con grande personalità, anche se le statistiche raccontano 65% di possesso palla Germania e 18 tiri a 4 in favore dei tedeschi. Malgrado ciò la Svizzera ha fatto molto bene. Il mio dubbio in vista di sabato è: come decideranno di giocare le due squadre?».

Cosa ti aspetti?
«Se dovessimo fare il gioco noi, daremmo un vantaggio all'Italia. Io imposterei la partita sulla falsa riga di quanto fatto contro i tedeschi, dando il pallino del gioco in mano a loro. Aspettandoli ed esercitando un pressing alto. Mettendo in campo il medesimo spirito di squadra, sono convinto che alla fine potremmo spuntarla».

In questi giorni si parla quasi più di Contini che di Yakin. Cosa ne pensi?
«Io non ci credo tanto. Non è il lavoro di Contini ad aver cambiato le cose in seno alla Nazionale, bensì i buoni risultati e la tranquillità che regna attorno al gruppo. Parliamoci chiaro, le vittorie sono la miglior medicina per favorire la serenità di un gruppo e per "zittire" le critiche provenienti dall'esterno. Senza nulla togliere a Giorgio, che reputo un buon allenatore, lo spirito di squadra lo fanno i giocatori. Contini non ha cambiato nulla perché è l'assistente... Non è lui che dirige le cose, se non gli esercizi durante gli allenamenti. È l'allenatore che prende le decisioni. Che l'assistente possa cambiare una nazionale sono storie da villaggio».

Quella attuale è l'Italia più debole che tu abbia mai visto?
«No, non penso. Quella di Conte era più debole... Oggi è vero che manca un po' di qualità, ma come detto prima non stiamo certo parlando di una Nazionale di secondo piano».

Se devi indicare un nome, chi ti sta piacendo in modo particolare della Svizzera?
«Direi Akanji, è un leader incredibile, senza il quale sono sicuro che andremmo in difficoltà. Però citerei anche Freuler, un giocatore diventato imprescindibile per la Svizzera. Ad ogni modo, torno sull'importanza dello spirito di gruppo, decisivo in un torneo come questo. Il secondo tempo disputato con la Germania è stato il più bello degli ultimi tempi».

C'è un allenatore che sta emergendo?
«Personalmente non li guardo tanto. In questo genere di tornei contano molto di più i giocatori e i rapporti interpersonali fra essi. A mio avviso in Nazionale il selezionatore deve fare meno danni possibile, mettendo i giocatori giusti al posto giusto, gestendo il gruppo e cercando di far incastrare tutti i pezzi del puzzle. Che la mano di un allenatore in Nazionale possa vedersi ho i miei dubbi. Poi è vero che ci sono squadre che praticano un bel calcio, come per esempio l'Austria...».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vox_scriptum 1 gior fa su tio
il tuo discorso non fa una piega, purtroppo l‘ italia, aveva una buona difesa che la caratterizzava, la squadra italiana é giovane, non bene rodata, non sono italiano, ma questa volta tifo azzurri, l‘ ho promesso.

uriah heep 1 gior fa su tio
Sarà sicuramente difficile , però ci credo che ce la possiamo fare , ma dobbiamo fare una grande partita sotto tutti i punti di vista e giocare al 110%. Loro sono forti in difesa ed hanno un buon contropiede dobbiamo stare attenti . Più che sapere come giocherà l’Italia , sta a noi interpretare la partita. Partita che deve essere intensa , tatticamente , tecnicamente , con le giuste emozioni ecc. Mi preoccupa Donnarumna , il migliore portiere al mondo , difficile da superare e non vorrei che arrivassimo ai rigori . Forza Svizzera 🇨🇭 sempre !!👍👍🇨🇭🇨🇭

Koblet69 2 gior fa su tio
forza Svizzera!!!

Flet 2 gior fa su tio
Forza Svizzera!!!!!!
NOTIZIE PIÙ LETTE