Cerca e trova immobili
Raimondo Ponte: «Gli elvetici hanno fornito ottime prestazioni e per quanto hanno mostrato sono allo stesso livello di Spagna e Germania».
Da giocatore il 69enne è sceso in campo in 34 occasioni e ha realizzato due reti con la Nazionale rossocrociata: «Anche ai miei tempi avevamo una squadra forte, ma in generale era più difficile rispetto a oggi centrare la qualificazione a un grande torneo».
DÜSSELDORF - È tutto pronto per l'attesissimo match di Euro 2024 - valido per i quarti di finale, in programma sabato sera (ore 18) - fra Svizzera e Inghilterra. I rossocrociati hanno finora dimostrato di poter impensierire chiunque e cercheranno quindi di cogliere una storica semifinale. «La nostra Nazionale è già andata ben oltre le aspettative», ha analizzato Raimondo Ponte, ex allenatore - fra le altre squadre - anche di Lugano, Chiasso e Bellinzona. «Gli elvetici si sono finora espressi ad altissimi livelli, hanno meritato di arrivare fino a questo stadio del torneo e potrebbero anche non fermarsi. La sfida contro l'Inghilterra sarà un buon banco di prova, anche perché i britannici non hanno mostrato il loro calcio migliore e sul piano del gioco sono stati deludenti».
Sono rimaste otto squadre: quale ti ha convinto maggiormente? «Per quanto ha fatto vedere in campo, metto la Svizzera allo stesso livello di Spagna e Germania. Sono state queste tre formazioni a offrire le prestazioni migliori e nella fase a gironi la truppa di Yakin ha anche sfiorato il colpaccio contro i tedeschi. In seguito negli ottavi di finale non c'è stata storia, visto che l'Italia è stata schiacciata dall'inizio alla fine. È stato eccezionale e non mi sarei mai aspettato una partita del genere, gli azzurri hanno fatto una brutta figura. Trovo che l'atmosfera sia fenomenale nel gruppo rossocrociato e anche i giocatori meno impiegati non si lamentano. Sembra che ognuno accetti il proprio ruolo ed è la cosa migliore che poteva capitare».
Come giudichi l'Inghilterra? «Ha una squadra formata da assoluti campioni e sulla carta è una delle più attrezzate al successo finale, ma a volte i grandi nomi non bastano e finora li ho visti un po' disuniti. Contro la Slovacchia i britannici si sono salvati all'ultimo respiro grazie a una prodezza incredibile di Bellingham e spero solo che non abbiano trovato proprio adesso la quadratura ideale. Sarebbe un peccato non continuare questa magnifica avventura».
Da giocatore il 69enne è sceso in campo in 34 occasioni con la Nazionale elvetica (2 gol): «Anche ai miei tempi avevamo una squadra forte, ma in generale era più difficile rispetto a oggi centrare la qualificazione a un grande torneo. Sono in ogni caso dell'idea che questa volta con un po' di fortuna si possa arrivare fino in fondo e raggiungere un traguardo storico».
