Quando il gioco si fa duro...
Da questa sera, venerdì, si cominciano a disegnare le semifinali.
STOCCARDA - Andate a casa quelle più modeste, salutate quelle meno in forma, eliminate le più deludenti, l'Europeo è quasi arrivato alla stretta finale.
Delle 24 contendenti presentatesi ai nastri di partenza, sono rimaste solo in 8, che tra questa sera (venerdì) e domani si incroceranno nei quarti di finale.
Come ovvio ricchissimo, un programma che sabato proporrà Olanda-Turchia e l’attesissima Inghilterra-Svizzera - con i rossocrociati decisi a fare la storia - si aprirà (alle ore 18) con una sfida che non si sbaglia a definire una finale anticipata. Questo è Spagna-Germania, incontro tra la squadra che ha espresso il gioco migliore e quella padrona di casa.
Gli iberici hanno dominato il loro girone, vincendo sempre, segnando 5 reti e non subendone alcuna. Poi hanno scherzato negli ottavi. Si trovano a occhi chiusi e possono contare sullo stato di forma straripante di Williams e Yamal, esterni che hanno fatto girare la testa a tutti i rivali affrontati. Fin qui perfetti, non si sono tuttavia mai battuti contro un avversario vero. Non lo erano l’Albania e la Georgia e non lo erano - lo si è capito dopo - neppure Italia e Croazia. Kroos e soci rappresentano dunque per loro il primo vero esame del torneo. E sarà un test durissimo. Pur non impressionando, la Mannschaft ha infatti fatto tranquillamente il suo dovere, vincendo bene le partite decisive e prendendosi una mezza giornata libera contro i rossocrociati. Havertz sta andando a singhiozzo, ma Musiala e Gündogan garantiscono corsa e idee, con le quali i panzer tenteranno di far brindare i loro tifosi.
La giornata si chiuderà (dalle ore 21) con l’altrettanto affascinante Portogallo-Francia, riedizione della finale del 2016 (con i lusitani padroni in casa dei galletti) e del match nel girone del primo turno del 2021. Tra le due, la truppa di Roberto Martinez è quella che ha convinto di più. Le sono mancate le reti di Cristiano Ronaldo e così molte occasioni sono evaporate. Di contro, all’undici di Didì Deschamps (arrivato a questo punto grazie a un rigore e due autogol) è mancato Mbappé, evanescente ogni volta che è sceso in campo. Chi la spunterà? Probabilmente la selezione che per prima vedrà sbloccarsi il suo campione.