Un gol di Merino al 119’ ha deciso un quarto elettrizzante
Sul risultato pesa un rigore non fischiato per un evidente tocco di mano di Cucurella.
STOCCARDA - La prima qualificata alle semifinali dell’Europeo è la Spagna, che al termine di un quarto durissimo, dopo 120’ di battaglia, ha superato 2-1 la Germania.
Gli iberici hanno approcciato la sfida con maggior convinzione e tranquillità. Il loro fraseggio e la loro velocità ha presto mandato in confusione la Mannschaft che, approfittando dell’allergia ai cartellini di Taylor, nel primo tempo è stata ruvida. Spigolosa. Nonostante ciò un paio di occasioni, con Havertz, le ha create. Il 25enne attaccante dell’Arsenal non è tuttavia stato preciso e così Unai Simon non ha tremato. Sull’altro fronte le Furie rosse si sono affidate all’estro di Lamine Yamal e all’esperienza di Morata, senza però spaventare Neuer. L’equilibrio si è spezzato solo nella ripresa, al 51’, quando Yamal ha sfondato sulla destra servendo un pallone d’oro, a centro area, all’accorrente Dani Olmo. Il centrocampista del Lipsia non ha sbagliato e, piazzando la palla, ha cambiato il volto alla sfida. Spalle al muro, a quel punto la Germania ha infatti alzato il ritmo riuscendo, fatto non scontato, a interrompere il gioco avversario. Il predominio tedesco è stato “favorito” anche dai cambi di Nagelsmann, che (tra i tanti) con Müller, Füllkrug e Wirtz ha impostato un undici a trazione anteriore. E proprio gli ultimi due hanno lasciato il segno. L’attaccante del Borussia Dortmund ha centrato un palo e, dopo l’ennesimo errore di Havertz (pallonetto alto), il centrocampista del Bayer Leverkusen ha trovato il pari all’89’.
L’equilibrio perduto è ritornato in un supplementare giocato a ritmo forsennato. La Spagna ha premuto per prima, andando vicina al vantaggio con una conclusione dal limite di Oyarzabal (fuori di poco). La Germania è uscita alla distanza, sfiorando il gol con Wirtz e Füllkrug dopo aver protestato (giustamente) per un tocco di mano di Cucurella su conclusione di Musiala. Quando il match sembrava destinato ai rigori ecco il guizzo di Merino - innescato da Dani Olmo - che di testa ha freddato Neuer al 119’. Con la forza della disperazione i tedeschi si sono buttati in avanti e con Füllkrug, ancora lui, hanno avuto un’altra grande occasione. Hanno spaventato gli avversari, non li hanno tuttavia bucati. E così al triplice fischio finale sono stati costretti a piangere.