Stefano Togni: «LN a 13 squadre nel 2021/2022? Non mi piace, opterei per averne piuttosto 14 e punterei sui giovani»
Il Lugano ha riconfermato Serge Pelletier in panchina e ora, visto anche l'infortunio occorso a Lajunen, deve completare il pacchetto stranieri.
L'head-coach 54enne potrà così provare a confermare quanto di buono aveva fatto in occasione del suo arrivo alla Cornèr Arena. «I bianconeri stanno cercando continuità e Serge, che conosce molto bene l'ambiente, è la persona giusta», ha analizzato l'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90 Stefano Togni. «La società ha deciso di andare sul sicuro - soprattutto in questo periodo delicato legato all'emergenza coronavirus - e trovo che la mossa sia sensata e intelligente. Bisogna riconoscere che quando Pelletier è approdato a Lugano il gruppo ha risposto positivamente e nel 2020, per diverse settimane, la squadra era seconda in classifica per media/punti».
La sua conferma è soprattutto importante per i giocatori... «Adesso hanno finalmente un punto di riferimento. Pelletier è una persona che ama il dialogo e ha la grande possibilità di conoscere al meglio tutti i giocatori, seguendoli fin dalla preparazione estiva individuale e inculcando loro i suoi metodi di lavoro. Il sistema di gioco che ha proposto al suo arrivo si è rivelato efficace e i risultati si sono visti subito. I bianconeri dovranno inoltre ben presto completare il pacchetto degli stranieri visto anche l'infortunio di Lajunen (4-6 mesi, ndr). Nelle prossime settimane Domenichelli avrà molto lavoro da fare per trovare le pedine giuste da mettere nello scacchiere del coach».
Al termine del campionato 2020/2021, in Lega Nazionale non ci saranno retrocessioni, ma potrebbero esserci delle promozioni. Di conseguenza sia la National sia la Swiss League del 2021/2022 “schiererebbero” 13 squadre... «Personalmente credo che abbiano fatto bene ad abolire le relegazione, c'è stata grande solidarietà fra i club e bisogna pensare a lungo termine. Con tutto quello che stiamo vivendo a causa della pandemia, ogni società sportiva andrà con tutta probabilità incontro a problemi finanziari. Nella prossima stagione, senza la retrocessione, i club potranno di conseguenza muoversi diversamente e con meno pressione. Per quanto riguarda le 13 squadre è una formula che non mi piace, poiché ogni volta una compagine resterebbe sempre ferma un turno. Per questo motivo, per non sfavorire formazioni ambiziose come il Kloten, opterei per promuovere due squadre, di modo da averne 14 in National League e 14 in Swiss League. E punterei sui giovani...».