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NATIONAL LEAGUECovid-19, il mercato è fermo: Lugano, Ambrì e le altre aspettano la... NHL?

28.07.20 - 08:00
Il CEO bianconero Werder: «Stiamo osservando il mercato, ma la situazione è incerta e cerchiamo di essere prudenti»
Tipress, archivio
Covid-19, il mercato è fermo: Lugano, Ambrì e le altre aspettano la... NHL?
Il CEO bianconero Werder: «Stiamo osservando il mercato, ma la situazione è incerta e cerchiamo di essere prudenti»
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La National League, coronavirus permettendo, dovrebbe ripartire il prossimo 18 settembre. Il condizionale è d'obbligo visto che è impossibile sapere cosa potrà accadere nelle prossime 6-8 settimane. Intanto però il mercato delle dodici squadre svizzere – soprattutto per quanto riguarda gli stranieri – è fermo. «Non sappiamo niente di nuovo», è intervenuto il CEO del Lugano Marco Werder. «Abbiamo bisogno di trenta giorni per preparare la squadra prima d'iniziare il campionato e di conseguenza, come deadline, ci siamo dati la metà di agosto. Anche se le cose potrebbero cambiare, per noi la data ufficiale è il 18 settembre». 

Le uniche formazioni che possono vantare almeno quattro stranieri nel roster sono solo quattro, ovvero Davos (Nygren Lindgren, Palushaj, Turunen), Ginevra (Tömmernes, Omark, Fehr, Winnik), Friborgo (Gunderson, Brodin, Stalberg, Desharnais, DiDomenico) e Zurigo (Noreau, Krüger, Petttersson, Roe). Anche l'Ambrì ne ha quattro sotto contratto - D'Agostini, Flynn, Nättinen, Novotny - con quest'ultimo che verrà però girato ai Rockets. 

Per quanto riguarda le altre compagini della massima serie il Berna ne ha tre (Jeffrey, Karhunen, Brithen), così come il Rapperswil (Clark, Rowe, Moses), lo Zugo (Klingberg, Thorell, Kovar) e il Lugano (Arcobello, Boedker, Lajunen), che ne conta però uno infortunato. Dal canto suo il Bienne ne ha due (Rajala, Pouliot), mentre Losanna (Emmerton) e Langnau (Earl) solo uno.

Le varie società stanno temporeggiando sostanzialmente per due motivi. Da un lato non si sa ancora con certezza quando inizierà il campionato e nessuno straniero firmerebbe un contratto a gettoni, così come i club eviterebbero volentieri di pagare stipendi “inutili”. Dall'altro, in NHL la situazione è ancora più incerta e qualche “pezzo grosso” potrebbe anche liberarsi nelle prossime settimane e approdare in Svizzera. Per questo motivo tenere qualche casella libera nella rosa potrebbe risultare un vantaggio. «Stiamo osservando il mercato e dato che ci troviamo in una situazione di grande incertezza, cerchiamo di essere naturalmente anche prudenti», ha concluso Werder. «In un momento come questo non ci si può buttare a capofitto su qualsiasi cosa arrivi, ma guardare quello che succede intorno e cercare di fare le proprie valutazioni. NHL? Ci saranno verosimilmente delle opportunità con il Nord America, anche se non si sa nemmeno bene come reagirà quel mercato. Bisognerà analizzare ogni aspetto al meglio». 

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COMMENTI
 

Zarco 4 anni fa su tio
Tessera fatta

bobà 4 anni fa su tio
degli stranieri nella rosa me ne frego. Chi ha già acquistato la stagionale la sfutterà? Questo è il dilemma. Con la seconda ondata alle porte (e gli incoscenti che non seguono le direttive) rischiamo di vedere le partite alla TV
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