Marco Baron ha analizzato le qualità dei portieri delle due squadre ticinesi
La National League 2020/2021 è finalmente iniziata e le dodici squadre sono motivate più che mai a darsi battaglia.
Le prime due partite hanno regalato emozioni alterne a Lugano e Ambrì. I bianconeri hanno infatti conquistato il bottino pieno, mentre al contrario i cugini biancoblù sono caduti in entrambe le occasioni. «È bello respirare nuovamente aria di hockey», ha analizzato l'ex portiere e opinionista Marco Baron. «Il Lugano ha fatto tanti cambiamenti ed è diventata una squadra molto più veloce. Sul ghiaccio mette una grande pressione agli avversari, ma bisognerà capire se il gruppo perderà alcuni elementi importanti nel mese di novembre. In ogni caso attualmente i primi tre blocchi offensivi possono competere con chiunque, hanno talento e sono capaci a segnare. All'Ambrì mancano invece soltanto le reti e quando inizieranno ad arrivare, i tifosi si divertiranno. In pista la squadra si protegge bene come ha sempre fatto e il sistema di gioco di Cereda è molto organizzato. I leventinesi hanno la possibilità di disputare un campionato decente».
Baron – che nella sua carriera ha militato per sei stagioni in NHL, con Bruins, Kings e Oilers – ha poi analizzato la situazione degli estremi difensori. «Un buon portiere ti permette di vincere le partite, ma è anche risaputo che nell'hockey moderno è importante averne due di un certo livello nel proprio roster. Da questo punto di vista l'Ambrì e il Lugano si trovano in due situazioni diverse. Conz, che reputo una garanzia, è infatti il titolare fisso dei biancoblù e finora ha sempre risposto positivamente alle aspettative. Dietro di lui la dirigenza ha optato per l'esperto Ciaccio, un vice di lusso capace di gestire ogni tipo di pressione. Il Lugano ha invece Zurkirchen e Schlegel, due portieri titolari e stabili, che tengono alta la guardia con una sana concorrenza interna. Fadani? È molto promettente e dovrà essere bravo a sfruttare le occasioni che gli verranno concesse. Sia i bianconeri che i biancoblù (con Östlund, titolare dei Rockets) hanno altri due portieri molto talentuosi. I giovani non possono stare fermi ed è fondamentale che giochino con gli Juniori o con i partner team, per mantenere alto il ritmo ed essere costantemente stimolati».
Come vedi la situazione in National League? «La maggior parte delle squadre, ovvero Berna, Zurigo, Zugo, Langnau, Friborgo e Davos possono vantare nella propria rosa un numero uno molto forte e con l'esperienza necessaria, affiancati da un giovane dal futuro assicurato. Dal canto loro Bienne e Ginevra hanno invece un estremo difensore giovane titolare, supportato da un vice esperto, mentre il Rapperswil ha due coetanei, con Nyffeler che dovrà riconfermare l'ottima annata disputata».