La SIHF prende posizione e si dissocia dalla riforma dell'hockey rossocrociato.
«Siamo fermamente contrari all'aumento del numero degli stranieri».
ITTIGEN - Da quattro a sette stranieri, con un cambiamento importante anche sulla concessione delle licenze svizzere, “garantite” unicamente agli Under 22. La riforma dell'hockey svizzero, che entrerà in vigore dal 2022/23, ha suscitato diverse reazioni e portato anche alla dura presa di posizione della SIHF.
«La SIHF si dissocia dalla decisione presa quest'oggi dalla National League SA di aumentare a sette la quota di stranieri dal 2022/23 - si legge nella nota ufficiale - Come Federazione siamo fermamente contrari a questo aumento, in quando crediamo che avrà conseguenze negative per l'insieme dell'hockey svizzero, per le prossime generazioni di ragazzi e per i giocatori rossocrociati. Non capiamo nemmeno come sia possibile che, né la Federazione né i membri delle squadre Nazionali, siano stati ammessi a un dibattito così importante per il futuro dell'hockey svizzero».