I biancoblù di Cereda, tornati in pista dopo la quarantena, hanno fornito una prestazione in crescendo.
Il Lugano di Pelletier, caduto dopo una striscia di 8 vittorie filate, torna già sul ghiaccio questa sera. Bertaggia & Co fanno visita ai Tori.
AMBRÌ/LUGANO - Un solo punto guadagnato, ma tanti segnali positivi e la consueta voglia di lottare. Si può riassumere così il ritorno in pista dell'Ambrì, tornato a battagliare sul ghiaccio dopo lo stop imposto dal Covid (i biancoblù, finiti in quarantena per la seconda volta in stagione, non giocavano dal 26 gennaio).
Se in avvio di partita i leventinesi hanno dovuto comprensibilmente togliersi di dosso un po' di ruggine, col passare dei minuti le gambe hanno ripreso a viaggiare e la prestazione è stata in crescendo. Un buon Ambrì, sul ghiaccio per la prima volta con 4 stranieri, non è però riuscito a piegare la resistenza del Losanna, capace di espugnare la Valascia al supplementare. 3-2 il risultato finale, con il gol lampo all’OT dell'ex Cory Emmerton che ha trafitto Östlund e gelato i biancoblù (60'05”).
Nei tempi regolamentari, in cui i padroni di casa hanno colpito anche due pali, erano arrivate le reti di Novotny e Flynn, bravi ad annullare il doppio vantaggio vodese griffato Bertschy-Almond. Insomma un punto buono da cui ripartire in vista dei prossimi ravvicinati impegni contro Davos (mercoledì), Friborgo (venerdì) e Berna (sabato).
E il Lugano? Saliti nei piani alti grazie a un meritato e convincete filotto di risultati, i bianconeri si sono “fermati” e fatti sorprendere ieri dal Rapperswil. Dopo otto vittorie consecutive - l’ultima venerdì, col gol di Heed all’overtime che ha steso i Dragoni -, la squadra di Pelletier ha riassaportato il sapore della sconfitta cadendo alla Cornèr Arena (2-4). Il passo falso, maturato nel terzo tempo dove sono arrivate le reti di Schweri e Moses, non mina ad ogni modo le certezze dei bianconeri, che questa sera proveranno subito a riscattarsi. L’avversario però è di quelli davvero tosti: i sottocenerini sono attesi nella tana della capolista Zugo.