La banda di Serge Pelletier è stata sconfitta 2-6 nel match casalingo contro i bernesi.
Venerdì i bianconeri affronteranno il Berna, prima dei due derby consecutivi.
di Antonio Fontana
LUGANO - Il mese di marzo non si è aperto nel migliore dei modi in casa Lugano, sconfitto per 2-6 dal Bienne. I bianconeri hanno convinto solamente nei cinque minuti iniziali, per poi cedere alla compagine bernese le redini della gara.
L’unica novità nello schieramento sottocenerino è stato il ritorno in formazione di Sandro Zangger, il quale ha rimpiazzato l’indisponibile - causa malattia - Tim Traber.
La truppa di Serge Pelletier aveva iniziato la serata con il piede giusto, spingendo fin da subito sull’acceleratore. Dopo meno di un minuto infatti Sannitz ha sfiorato il punto del vantaggio, ma la sua conclusione si è spenta sul palo. La Dea Bendata ha poi ricompensato il Lugano, in quanto una manciata di minuti più tardi è arrivato il gol dell’1-0 in seguito ad una rocambolesca deviazione della retroguardia bernese che ha sorpreso van Pottelberghe (5’12”). Una volta trovato il vantaggio, Chiesa e soci hanno però drasticamente abbassato i giri del motore. Il Bienne non ha quindi esitato ad approfittare del blackout degli avversari e si è servito degli spazi concessi dalla difesa sottocenerina per ribaltare il risultato grazie alle reti di Hofer (6’53”) e Kessler (11’57”). I bianconeri non hanno saputo reagire alla pressione della formazione bernese, che ha continuato ad attaccare fino a trovare anche il punto dell’1-3 con Hofer (17’15”).
Nel periodo centrale il Lugano ha tentato di risalire la china, facendosi vedere con maggiore frequenza dalle parti di van Pottelberghe. Tuttavia la formazione ticinese, poco ispirata e cinica, non è stata in grado di creare grandi minacce e diminuire il disavanzo. Il cinismo non è invece mancato al Bienne che, a ridosso della seconda sirena, ha ulteriormente incrementato il vantaggio con un gol da rapace di Komarek (38’31”).
Nonostante il parziale di 1-4, le speranze di rimonta dei bianconeri non sono tramontate, anzi, all’alba del terzo periodo sono tornate vivide, poiché Bürgler è riuscito ad accorciare le distanze in situazione di powerplay (45’05”). Come accaduto nel periodo centrale, il Lugano non è però riuscito a rendersi abbastanza pericoloso e il Bienne ha potuto quindi amministrare agevolmente il vantaggio, chiudendo definitivamente i giochi nel finale grazie a Pouliot (57’43”) e nuovamente a Hofer (57’59”).
Il prossimo impegno nell’agenda luganese è rappresentato dalla sfida di venerdì al Berna (ore 19:45), match che precederà i due derby consecutivi (in programma domenica 7 marzo e venerdì 12 marzo).
LUGANO - BIENNE 2-6 (1-3; 0-1; 1-2)
Reti: 5’12” Wellinger 1-0; 6’53” Hofer (Fey) 1-1; 11’57” Kessler (Gustafsson) 1-2; 17’15” Hofer 1-3; 38’31” Komarek (Hofer, Fey) 1-4; 45’05” Bürgler (Loeffel, Suri) 2-4; 57’43” Pouliot 2-5; 57’59” Hofer (Fuchs, van Pottelberghe) 2-6.
LUGANO: Zurkirchen; Wellinger, Heed; Chiesa, Loeffel; Wolf, Nodari; Antonietti, Zangger; Boedker, Arcobello, Bürgler; Suri, Lajunen, Walker; Bertaggia, Sannitz, Fazzini; Haussener, Romanenghi, Lammer.
Penalità: Lugano 4x2’ + 1x10; Bienne 3x2’
Note: Cornèr Arena, zero spettatori. Arbitri: Lemelin, Mollard, Kehrli, Duarte.