Hnat Domenichelli, GM bianconero: «La questione allenatore è molto importante: ci vorrà il suo tempo».
«Lammer ha avuto una stagione molto difficile, tra quarta linea e tredicesimo attaccante. Abbiamo parlato e siamo arrivati a questa soluzione».
LUGANO - Scosso, ferito e già tristemente in vacanza dopo la bruciante eliminazione patita nei quarti dei playoff per mano del Rapperswil - decimo al termine della regular season -, per il Lugano sono giorni intensi e di grande riflessione. Dopo i primi colloqui e in attesa di presentare la propria strategia per il futuro, il club ha già comunicato alcune partenze importanti, tra giocatori in scadenza e addii concordati.
L’ultimo round della débâcle col Rappi è stato anche l’ultimo ballo in bianconero per Wellinger, Antonietti, Suri, Lajunen, Romanenghi, Bürgler, Zangger e Zurkirchen - tutti in scadenza di contratto -, ma pure per Dominic Lammer, che ha risolto il suo contratto col Lugano.
È l’inizio di una rivoluzione o il primo passo in una direzione già stabilita a prescindere dai risultati?
«Non è una rivoluzione, tante partenze erano note - interviene Hnat Domenichelli, GM bianconero - I contratti erano in scadenza e per molti era finito il proprio tempo a Lugano. Oggi è stato il momento dei saluti, prossimamente comunicheremo anche i nuovi arrivi».
Più sorprendente la partenza di Lammer, che aveva un contratto ancora valido.
«Anche in questo caso eravamo già d’accordo. Ha avuto una stagione molto difficile. Tra quarta linea e tredicesimo attaccante. Sostenere un salario così pesante per questo ruolo non era di aiuto per il club. Abbiamo parlato e siamo arrivati a questa soluzione. Ha chiesto di essere liberato dal suo contratto con un anno di anticipo».
La regular season è stato molto buona, ma dopo il tonfo nei playoff pare difficile immaginare Pelletier ancora alla guida del Lugano.
«Su questo non ci sono novità. Tutto resta aperto, la posizione è uguale a prima. Internamente stiamo valutando tutto molto attentamente. Dalla regular season a quello che è accaduto nei playoff, ma anche pensando a quello che sarà il futuro dell’HCL. Questa decisione è molto importante: ci vorrà il suo tempo».