Hnat Domenichelli: «Scelta fatta per il bene del club. Siamo alla fine di un ciclo, per la società inizia una nuova era»
LUGANO - Serge Peletier non è più l'allenatore del Lugano. Il suo contratto, giunto a naturale scadenza il 30 aprile, non è stato infatti rinnovato.
Dopo quasi due stagioni è dunque terminata l'avventura del 55enne alla Cornèr Arena. L'head-coach canadese era arrivato in Ticino alla fine del mese di dicembre del 2019 – per sostituire Sami Kapanen – rilevando i bianconeri al penultimo posto in classifica. In tutto questo tempo è stato in grado di dare un gioco e un'identità alla sua squadra, cogliendo dapprima un insperato ottavo posto – senza però poter disputare i playoff a causa della pandemia – per poi piazzarsi secondo quest'anno dietro allo Zugo.
Contro la sua permanenza ha sicuramente pesato la deludente eliminazione nei quarti di finale dei playoff per mano del Rapperswil. «Non è stato per niente semplice prendere questa decisione e per quanto mi riguarda è stata la più difficile da quando ricopro questo ruolo», ha analizzato il GM del Lugano Hnat Domenichelli. «Questa scelta è stata fatta soltanto per il bene e per il futuro del Lugano. Vogliamo impostare un nuovo progetto sportivo a medio termine, optando per un profilo diverso di head-coach. Siamo alla fine di un ciclo e per il club inizia una nuova era».
Come giudichi l'operato di Pelletier? «Serge ha svolto un ottimo lavoro e il secondo posto in regular season verrà ricordato a lungo, ma la nostra valutazione è andata oltre rispetto ai risultati che ha ottenuto. Ogni volta che si deve prendere una decisione di questo tipo è necessario analizzare al meglio ogni aspetto e ogni dettaglio. Avevo già vissuto questa situazione con Kapanen e in quel momento ero convinto che Pelletier fosse la figura migliore per aiutare il Lugano. Ho poi pensato la medesima cosa anche alla fine dello scorso campionato, quando ho deciso di riconfermarlo. Questa volta, usando lo stesso metro di giudizio, ho preferito cambiare».
Domenichelli inizierà la terza stagione da quando è General Manager dei bianconeri e la squadra sta prendendo sempre più la sua impronta. «Il mio compito è di mettere il Lugano nelle migliori condizioni possibili per affrontare al meglio ogni campionato e per raggiungere dei traguardi ambiziosi. È un lavoro molto impegnativo, ma gratificante e anno dopo anno la squadra si avvicina sempre di più a quella che è la mia visione dell'hockey».