Paolo Duca, ds biancoblù, accoglie l’attaccante: «È un giocatore dinamico. Importante anche la sua alchimia con Regin».
Il dirigente è tornato anche sulla situazione legata a Matt D’Agostini, costretto ai box sino a novembre. «Un nuovo innesto? Dobbiamo capire tutte le implicazioni sportive e finanziarie: non ho ancora una risposta definitiva».
AMBRÌ - Dopo gli arrivi di Juuso Hietanen e Peter Regin, l’Ambrì ha aggiunto un nuovo importante tassello nel suo pacchetto di stranieri, con l’ingaggio del 31enne Brandon Kozun. Sbarcato in Europa nel 2015 dopo l’esperienza oltreoceano tra NHL e AHL, il nativo di Los Angeles ha giocato in KHL nelle ultime sei stagioni, indossando le maglie di Jokerit, Lokomotiv Yaroslavl, Metallurg Magnitogorsk e Dinamo Minsk. In 349 presenze ha collezionato un bottino ragguardevole di 104 gol e 159 assist.
«Kozun è un attaccante dinamico, che porta tanta intensità e velocità sul ghiaccio - interviene Paolo Duca, ds biancoblù - È un giocatore offensivo con un buon tiro e fiuto del gol. È piccolo di statura, ma in ogni cambio porta in pista energia. L’idea è quella di aver aggiunto al nostro roster un’ala con doti da scorer».
Le sue caratteristiche lo rendono adatto all’hockey svizzero?
«In questi casi non credo che ci sia un preciso identikit. Ogni situazione va valutata singolarmente, con diversi fattori che possono fare la differenza. Tra questi l’ambientamento, lo stato di forma e l’affiatamento con i compagni. Da questo punto di vista, avendo già giocato con Peter Regin, abbiamo una certa garanzia».
Proprio Regin, centro danese ingaggiato dall’Ambrì a fine aprile, ha avuto un ruolo importante per il buon esito dell’operazione.
«Sia per la società che per la scelta dello stesso giocatore. Peter ci ha parlato tanto di lui presentandoci anche i suoi aspetti caratteriali. Il fatto che si conoscano e abbiano già giocato insieme - avendo successo allo Jokerit - è molto positivo. Hanno avuto una buona chimica e questo potrà aiutarlo anche nel suo inserimento ad Ambrì».
La scorsa settimana sono invece arrivate notizie poco confortanti su Matt D’Agostini, che dovrà stare ai box fino a novembre. È lecito aspettarsi un altro colpo a livello di import per iniziare la stagione con 4 stranieri?
«Non ho ancora una risposta definitiva, perché stiamo valutando ogni opzione. Dobbiamo capire tutte le implicazioni sportive e finanziarie, prima di adottare la giusta strategia. Quel che è certo è che vogliamo affrontare nel migliore dei modi questa situazione complicata».