La numero uno bianconera è carica: «È bello tornare a respirare aria di ghiaccio. Pubblico? Felice di ritrovarlo»
LUGANO - Manca meno di un mese alla prima giornata di National League 2021/2022, in programma il prossimo 7 settembre. Le tredici squadre sono al lavoro già da un paio di settimane per preparare al meglio la nuova stagione e – fra queste – c'è ovviamente anche il Lugano di Vicky Mantegazza.
I bianconeri hanno finora disputato tre incontri amichevoli in trasferta – con Ticino Rockets, Losanna e Visp – e riabbracceranno ufficialmente i propri sostenitori sabato alla Cornèr Arena contro il Krefeld Penguine (ore 17). «È bello tornare a respirare aria di ghiaccio», è intervenuta proprio la numero uno dei ticinesi. «Sono soprattutto felice di ritrovare il pubblico, perché la scorsa stagione è stata pesante un po' sotto tutti i punti di vista. Non solo dal lato economico, ma anche da quello mentale, morale e da ciò che ci gira intorno. Con i tifosi sugli spalti l'hockey è un'altra cosa e anche in Curva Nord gli ultras potranno tornare a sostenere la squadra in piedi».
Il club ha operato molto sul mercato e ha deciso di dare le chiavi dello spogliatoio a Chris McSorley, head-coach navigato e noto per il suo carattere energico. «Sono soddisfatta del suo arrivo. Ha grande esperienza, è motivatissimo ed è molto contento di essere a Lugano. È un allenatore che vive costantemente di emozioni e sono convinta che potrà dare quella spinta in più ai ragazzi nei momenti delicati della stagione. Se ripenso alle ultime partite di playoff dello scorso campionato contro il Rapperswil, mi sembrava di vedere una panchina un po' piatta. Sono dell'idea che la grinta di McSorley tornerà molto utile al gruppo».
In difesa la squadra è indubbiamente diventata più competitiva con gli innesti di Müller, Alatalo – due “stranieri” aggiunti – e Guerra, già vincitore nella sua carriera di tre campionati svizzeri (due a Davos e uno a Zurigo). «Siamo migliorati, Domenichelli sta lavorando bene. Con questi tre elementi il reparto arretrato è diventato più solido ed equilibrato. Alatalo mette a disposizione spunti offensivi di qualità, mentre Guerra e Müller garantiscono una certa stabilità a livello difensivo. Nelle situazioni speciali avremo sicuramente qualche opzione in più».
Per quanto riguarda l'attacco le ciliegine sulla torta sono il ritorno di Carr e l'arrivo del promettente Thürkauf. «Carr è un ottimo innesto, conosce già l'ambiente e l'anno scorso in poco tempo è stato in grado di lasciare il segno (8 match, 8 punti, ndr). È inoltre un giocatore con le caratteristiche adatte per il gioco di McSorley, lavora duramente e non si tira mai indietro. Dal canto suo Thurkauff è prestante fisicamente, un lottatore e potrà fare molto bene a Lugano. Non per niente ha gli occhi della NHL puntati addosso. La conferma di Josephs? È forse un po' sottovalutato nell'ambiente, ma noi siamo soddisfatti del suo rendimento. Oltretutto negli ultimi playoff è stato il nostro miglior giocatore e in queste prime amichevoli ha dimostrato di meritare la fiducia. È un po' l'occasione della sua vita e se la giocherà fino in fondo».
McSorley vanta un'esperienza quasi ventennale sulla panchina del Ginevra, ma non è mai riuscito a vincere il titolo. E a Lugano il “portaombrelli” manca dal lontano 2006. «Mi auguro che l'accoppiata McSorley–Lugano possa essere vincente. Le premesse ci sono tutte, così come la fame di vittorie che c'è da entrambe le parti. L'auspicio è quello di riportare il titolo a Lugano».