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L'OSPITE - STEFANO TOGNI«Ambrì, non fasciarti la testa. Lugano? Si inizia a vedere la mano di McSorley»

23.09.21 - 10:00
Stefano Togni: «I biancoblù hanno tutto per invertire questo trend negativo».
Ti-press (Alessandro Crinari)
«Ambrì, non fasciarti la testa. Lugano? Si inizia a vedere la mano di McSorley»
Stefano Togni: «I biancoblù hanno tutto per invertire questo trend negativo».
La truppa di Cereda occupa la quinta posizione della graduatoria (8 punti), tre lunghezze di ritardo dai cugini bianconeri (11).
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AMBRÌ/LUGANO - La National League sta entrando nel vivo, con Ambrì e Lugano che sono finora scesi sul ghiaccio in sei occasioni.

I biancoblù sono partiti alla grande, ma dopo aver colto tre successi consecutivi hanno rimediato altrettante sconfitte. Fra queste spiccano quelle contro Ajoie (0-4) e Rapperswil (0-3), due concorrenti dirette per la lotta ai playoff. «Effettivamente sono stati due risultati abbastanza sorprendenti», ha analizzato Stefano Togni, ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90. «I biancoblù erano partiti bene, con tanto entusiasmo, con la pista nuova e forse un leggero calo di tensione ci può anche stare. Si sa che il gioco dell'Ambrì è fatto di emozioni, di pattinaggio e di sacrificio, ma in questi due match è mancato qualcosa. Sono dell'idea che non ci sia da preoccuparsi, poiché Cereda sarà sicuramente in grado di mettere il focus su certi aspetti e la squadra saprà rialzarsi».

Nella graduatoria i leventinesi restano comunque nei piani alti, dove occupano la quinta piazza (8 punti). «Finora hanno vinto e perso tre gare, per cui non bisogna fasciarsi la testa. Nelle ultime uscite è mancata un po' di freddezza e di cattiveria davanti al portiere, ma la classifica è ancora buona. La squadra è in alto e ha tutto per invertire questo trend negativo. Gli stranieri? Fino adesso si sono comportati bene. C'è un buon mix: Kozun vede bene la porta, McMillan è un lavoratore, mentre Regin e Hietanen sono due playmaker».

Il Lugano dal canto suo ha conosciuto il percorso inverso. La truppa di McSorley ha inizialmente faticato, per poi cogliere due successi di fila preziosi contro Ginevra e Zugo. «Vedo molto bene i bianconeri. Con il passare del tempo stanno assimilando al meglio i metodi della nuova guida tecnica, che predilige il gioco fisico. Le squadre di McSorley sul ghiaccio non mollano mai e nelle ultime uscite si è visto. Il Lugano ha dimostrato di essere anche capace a soffrire e nello stesso tempo abile a portare a casa il risultato. Si inizia già a vedere la mano de nuovo allenatore».

I sottocenerini sono quarti in classifica con 11 punti e hanno iniziato a ingranare senza Carr, fermo ai box per infortunio. «È un giocatore fondamentale e quando rientrerà il gruppo avrà sicuramente una freccia preziosa in più per il suo arco. Davanti allo slot crea tanto ed è uno sniper, ma con la sua assenza altri giocatori hanno preso le loro responsabilità. Sono fiducioso in vista del prosieguo del campionato».

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COMMENTI
 

pardo54 3 anni fa su tio
Il campionato è solo all’inizio. Troppo presto per dare giudizi. Troppe le incognite (vedi Lugano con due stranieri out). Son solo i soliti noti che d tre o quattro partite iniziano a sputare sentenze senza senso.

Frankeat 3 anni fa su tio
Ma sì, è ovvio che in valle non devono iniziare a gridare alla tragedia, così come a in città non bisogna gonfiarsi troppo il petto. Siamo tutti sulle stesse montagne russe.
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