Gli uomini di McSorley sono stati sconfitti 3-1. Letale il tris calato dai gialloblù nel secondo tempo.
Ai ticinesi, al terzo ko nelle ultime quattro partite di campionato, non è bastato il gol di Morini.
DAVOS - Sarà un Lugano affamato e in cerca di riscatto quello che domani ospiterà l'Ambrì nel secondo derby stagionale. In pista questa sera a Davos contro la truppa di Wohlwend, i bianconeri - sempre incerottati e con i giovani Ugazzi, Näser e Werder nel line-up - sono infatti rimasti a bocca asciutta, finendo ko col risultato di 3-1.
Costretti a fare a meno anche dell'ammalato Guerra - la cui assenza si è aggiunta a quelle di Schlegel, Riva, Loeffel, Carr, Herburger e Josephs -, gli uomini di McSorley hanno inizialmente tenuto testa al Davos, capace però di fare la differenza grazie al tris calato nel secondo periodo.
Dopo un primo tempo chiusosi a reti inviolate in cui il Lugano ha rischiato grosso su un'incursione di Bromé, fermato in extremis da Fatton - bravo nel vincere il duello a tu per tu con l'attaccante -, nel secondo la partita si è innervosita e il Davos ne ha di fatto beneficiato.
Ad aprire le marcature è stato Julian Schmutz, sfuggito a Chiesa e abile nel trafiggere Fatton con un backhand pregevole al 29'. Il raddoppio gialloblù è caduto al 35', quando il veterano Andres Ambühl ha siglato il 2-0 in situazione di powerplay, con il giovane portiere bianconero coperto da Rasmussen (ottimo lavoro davanti allo slot). Solo due minuti dopo lo stesso Ambühl ha avuto la chance del 3-0, ma Fatton ha respinto il rigore tirato dal numero 10 dei grigionesi (fallo di Nodari su Bromé).
Il terzo gol dei locali è comunque arrivato poco dopo, con Lukas Stoop a segno al 39' con un tiro velenoso dalla blu. Prima della seconda sirena c'è stato tempo per altre emozioni, con il Lugano vicino al gol in mischia (rete non assegnata dagli arbitri dopo aver rivisto le immagini).
Con 20' da giocare e sotto di tre reti il Lugano non si è comunque dato per vinto, trovando il 3-1 in entrata di terzo tempo grazie a Giovanni Morini. L'attaccante, al quinto gol stagionale, ha superato Aeschlimann al 44' dando nuova linfa ai suoi. La spinta del Lugano, pur generosa, non ha però prodotto altre reti, con i grigionesi che hanno blindato il successo e conquistato la posta piena. Da sottolineare che ai ticinesi non sono bastate le 46 conclusioni verso Sandro Aeschlimann, premiato a fine partita come migliore dei suoi. Da valutare inoltre le condizioni di Bertaggia, che ha lasciato il ghiaccio al 27' con una ferita al naso dopo una "colluttazione" con Barandun.
In classifica il Davos sale a quota 22 punti dopo 12 partite. Lugano fermo a 16.
DAVOS - LUGANO 3-1 (0-0; 3-0; 0-1)
Reti: 28'43" Schmutz 1-0; 34'14" Ambühl (Bromé, D. Egli) 2-0; 38'02" Stoop 3-0; 43'4" Morini (Fazzini) 43'47".
LUGANO. Fatton; Wolf, Alatalo; Müller, Nodari; Näser, Chiesa; Ugazzi; Walker, Arcobello, Fazzini; Boedker, Morini, Stoffel; Vedova, Thürkaf, Bertaggia; Haussener, Tschumi, Traber; Werder.
Penalità: Davos 3x2'; Lugano 4x2’.
Note: Eisstadion, 3'892 spettatori. Arbitri: Tscherring, Stolc; Progin, Duarte.