Filippo Lombardi è pronto ad affrontare un nuovo derby: «Per l'incontro di venerdì abbiamo fatto ulteriori passi avanti».
«Se ci sono 2'000 o 3'000 tifosi che vogliono fare l'"Afterhockey", evidentemente non siamo ancora attrezzati».
AMBRÌ - Settimana scorsa Filippo Lombardi aveva alzato la voce, inviperito dopo i fattacci del primo derby della storia nella nuovissima e scintillante Gottardo Arena. Un derby che (follie del calendario!) si riproporrà domani sera per il terzo appuntamento tutto ticinese in quattordici giorni. Come si sta preparando il club biancoblù all'ennesimo attesissimo scontro contro i cugini?
«Sono contento se il mio appello un po' colorito sia servito a calmare le acque e soprattutto a far rientrare le famose maglie scomparse - è intervenuto il presidente dell'Ambrì Filippo Lombardi - Se adesso tutti hanno capito che il rispetto reciproco è la base, direi che possiamo stare tranquilli in vista delle prossime partite. Per l'incontro di domani abbiamo fatto ulteriori passi avanti, sistemando alcuni aspetti che ancora vacillavano. Penso soprattutto ai vari controlli dei biglietti e in generale ai tornelli. L'entrata dei tifosi ospiti con il biglietto di un'altra partita? Fenomeno marginale, ma anche questo è stato sistemato».
Alcuni tifosi non hanno preso bene alcune limitazioni imposte dopo l'ultimo derby. Un esempio? L'impossibilità di accedere alla Galleria dalla tribuna o dagli spalti: «Adesso la nostra priorità è calmare le acque agitate, mettendo in funzione altre offerte per il pubblico. Una volta fatto questo, potremmo eventualmente pensare di allentare le misure concedendo qualche deroga. Non c'è nulla di definitivo, se la situazione tornerà sotto controllo è possibile che verranno concesse nuovamente maggiori libertà all'interno della pista. Già da domani ci sarà comunque un'offerta maggiore all'esterno dell'impianto».
Tutta una questione di abitudine? «Mi hanno rimproverato che la nuova pista è troppo piccola. Lo sapevamo, abbiamo dovuto risparmiare parecchi milioni. Ma è sicuramente molto più comoda e dispone di molti più servizi rispetto a quella vecchia. Purtroppo siamo un po' vittime del nostro successo. Se ci sono 2'000 o 3'000 tifosi che vogliono fare l'"Afterhockey", evidentemente non siamo ancora attrezzati. Eravamo abituati alle circa 300 persone che dopo la partita si fermavano al Güs. Concedeteci dunque un po' di tempo per adeguarci e per prendere le misure».
Soddisfazione per il primo scorcio di stagione... «La squadra sta rispondendo bene. Bisognava essere pronti per questo inizio all'interno della nuova casa e credo che il pubblico possa essere contento per come i ragazzi si stiano comportando. Sappiamo benissimo chi siamo e da dove veniamo. I concetti che spesso sentiamo uscire dalla bocca di Luca Cereda riflettono alla perfezione il nostro contesto e ormai li abbiamo interiorizzati un po' tutti».
C'è chi vocifera che tra qualche mese Filippo Lombardi potrebbe farsi da parte... - «L'attuale Gottardo Arena sarà finita solo quando l'ultima bolletta sarà pagata. Ancora un po' di tempo, quindi, lasciatemelo...».