«L’attitudine? Qualcuno aveva quella giusta, altri no»
Il Lugano non trova continuità: «È una sinfonia, dobbiamo suonare tutti insieme».
LUGANO - La seconda sconfitta consecutiva, la seconda partita con sei gol al passivo, un secondo parziale complicato… tenuto conto di ciò era ovvio, nel sabato luganese, incontrare un Chris McSorley non soddisfatto. Il coach bianconero non ha cercato scuse per gli ultimi inciampi analizzando - come il suo solito - la situazione senza nascondersi.
«Quella che avete visto non è certo l’attitudine che voglio - ha sottolineato il canadese - qualcuno dei ragazzi aveva quella giusta, altri no, ma così non va. Abbiamo bisogno che tutti suonino lo stesso spartito. Giocare è una sinfonia e dobbiamo suonare tutti insieme. Deve andare così ed è per fare questo che, da lunedì, ricominceremo a lavorare».
C’è una mentalità da cambiare… «In questa società ci sono grandi interpreti. Da Vicky a scendere, nell’organizzazione ho visto grande orgoglio. Non ci stanno chiedendo di mettere sul ghiaccio qualcosa di impossibile ma, invece, qualcosa che siamo in grado di fare. Siamo ovviamente delusi dopo questa partita, ma la stagione è lunga, rimaniamo concentrati e torneremo a giocare nel modo che serve per vincere».
E per evitare di subire tante reti. «Dodici in due partite… non è accettabile, anche se le ultime due con lo Zugo sono arrivate nel finale. Dobbiamo ovviamente migliorare dietro. Ci manca qualche pezzo importante ma non è questo: la difesa ha a che fare con la mentalità».