L'ex Ambrì a tutto tondo: «L'ascesa in National League? Sarà una battaglia, noi e il Kloten le squadre più attrezzate».
«La mia speranza è quella un giorno di tornare a indossare la maglia biancoblù».
OLTEN - Lukas Lhotak si sta togliendo parecchie soddisfazione nell'Olten, attuale capolista del campionato cadetto con un punto di margine sul Kloten. Nelle prime quattordici uscite i solettesi hanno accumulato dodici successi e due sole sconfitte (entrambe contro gli Aviatori).
Quest'estate l'attaccante ceco con licenza svizzera - che dopo una lunga esperienza ad Ambrì aveva disputato due campionati a Friborgo e uno a Rapperswil - ha deciso di ripartire dalla Swiss League, dalla quale spera in futuro di poter spiccare di nuovo il volo verso la massima serie. «Abbiamo iniziato molto bene la stagione - le parole del 28enne, autore sin qui di sei gol e quattro assist - In estate la società è stata chiara: l'obiettivo è il titolo e la promozione. Finora sta andando tutto bene. Se per salire sarà un affare fra Olten e Kloten? Ci sono tre-quattro squadre molto forti, ma sicuramente noi e loro siamo quelle più attrezzate. Sarà una battaglia».
Come ti trovi con Lars Leuenberger?
«Mi piace molto, è un coach duro e gli allenamenti non sono certo soft. Ha portato la mentalità della National League, categoria in cui ha allenato a Berna (vincendo un titolo, ndr) e Bienne. È qualcosa di nuovo per molti giocatori: mi hanno riferito che con Fredrik Söderström (tecnico dello scorso anno, ndr) si faceva meno fatica durante gli allenamenti. Visto l'obiettivo dichiarato della promozione, è un cambiamento che tuttavia ci voleva. Anche fuori dal ghiaccio Lars è davvero una bella persona: cerca di aiutare tutti persino per le questioni extrahockeistiche».
C'è una stagione tutta da giocare, ma comunque vada con l'Olten l'anno prossimo ti rivedremo in National League?
«Attualmente sono concentrato sul mio lavoro qui. Ogni tanto parlo con il mio agente e non nego che il mio obiettivo è tornare a giocare nel massimo campionato. Certo, sarebbe bello poterlo fare con l'Olten, ma vedremo come andrà la stagione e cosa salterà fuori. Adesso è un po' presto. Ad ogni modo io e la mia famiglia qui siamo molto contenti...».
Hai già avuto modo di visitare la Gottardo Arena?
«No, non ancora. Ho visto però moltissimi video e tante foto. Quando avremo due-tre giorni di libero, voglio assolutamente vederla. Sono curioso».
L'Ambrì è rimasto nel cuore di Lhotak...
«Seguo sempre le loro partite. Stanno disputando un buon campionato. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto fare qualche esperienza lontano dal Ticino, anche per imparare le lingue. Non lo nego però: la mia speranza un giorno è quella d'indossare di nuovo la maglia biancoblù».
A proposito di lingue, a Friborgo hai imparato un po' di francese. Ora come va con il tedesco?
«Non tanto bene. In squadra e con l'allenatore parliamo praticamente solo l'inglese. Voglio però impegnarmi a impararlo, almeno qualche frase basilare. Vi dirò, qui mi capita anche di parlare l'italiano: ci sono diversi arbitri che con me si esprimono proprio in italiano...».