Krister Cantoni si è espresso anche in merito a 6 bianconeri chiamati in Nazionale: «Convocazione meritata pienamente».
la formazione ticinese se la vedrà venerdì alla Cornèr Arena contro lo Zurigo, mentre il giorno seguente sarà di scena a Berna.
LUGANO - Dopo 22 partite di National League il Lugano ha messo in cascina 26 punti e occupa attualmente la nona posizione in classifica. I sottocenerini contano tre lunghezze di ritardo dai cugini dell'Ambrì (29) – i quali sono anche scesi sul ghiaccio una volta in meno – e una di vantaggio rispetto al Berna (25), che deve però recuperare due match.
La truppa di McSorley è reduce da cinque ko nelle ultime sei gare disputate e dopo la brutta eliminazione dalla Champions League – arrivata in casa nell'ultima sfida del girone per mano degli Eisbären Berlino, già eliminati – i ticinesi sono andati in crisi e hanno perso ben sette partite su nove. «Non è mai semplice capire da fuori le dinamiche che esistono in uno spogliatoio», ha analizzato l'ex giocatore bianconero Krister Cantoni. «Il Lugano si è reso protagonista di un avvio di campionato positivo, dopodiché nelle ultime settimane qualcosa è cambiato a causa di tanti piccoli fattori. La squadra è incappata in diversi infortuni – fra cui lo straniero e il portiere – e sono dovuti scendere in pista diversi giovani. Oltre a questo il coach – così come il sistema di gioco – è nuovo e il roster è cambiato molto rispetto allo scorso campionato. In questo contesto non è mai facile trovare l'ossatura della squadra e quando inizia a mancare qualche risultato diventa tutto più difficile. Se si entra in una spirale negativa non è per niente evidente uscirne, nessuno ha la bacchetta magica».
Per vincere ci vuole tempo e la storia insegna che prima di salire sul tetto svizzero con il Davos, Arno Del Curto è dovuto rimanere nei Grigioni per cinque anni. Dal momento che la società ha sottoposto a McSorley un contratto triennale, significa che credeva nel progetto. «I bianconeri erano convinti di poter creare un progetto con lui, per cui è giusto andare avanti insieme. È necessario crederci soprattutto nei momenti negativi, altrimenti non si arriva da nessuna parte. Sono dell'idea che l'aspetto più importante sia continuare a lavorare e lasciare all'ambiente il tempo necessario per esprimersi, ci vuole pazienza. Il campionato è lungo e difficile e prima o poi ogni squadra affronta dei momenti negativi. Conosco una sola soluzione per uscire da situazioni come questa, ovvero testa bassa e pedalare».
Il Lugano non sta ottenendo i risultati auspicati, eppure Fischer ha convocato sei giocatori in Nazionale: Fazzini, Bertaggia, Thürkauf, Riva, Alatalo e Müller. «Non mi sorprende che questi giocatori siano stati convocati, l'hanno meritato pienamente. Per loro sarà sicuramente positivo cambiare aria per un po', così potranno tornare a Lugano carichi e motivati».