Sotto 0-3 dopo venti minuti contro il Friborgo, gli uomini di McSorley hanno rimontato per poi perdere all'overtime
Sconfitta amara per il Lugano, riuscito a recuperare tre reti al Friborgo prima di arrendersi.
LUGANO - Dopo un fine settimana da sei punti, il Lugano ha di nuovo convinto contro la capolista Friborgo. Nonostante la sconfitta, i bianconeri hanno dimostrato di aver qualità e carattere. Andata sotto per 3-0 dopo un primo tempo da dimenticare, la squadra di McSorley ha poi dominato i burgundi per quaranta minuti, tornando sul 3-3 ma subendo poi una rete evitabile nel supplementare. Un punto comunque incoraggiante sul quale costruire.
È stato un vero e proprio incubo il primo terzo dei padroni di casa. Dopo soli tre minuti, i Dragoni sono passati in vantaggio grazie a un gol dell’ex bianconero Benoit Jecker (3’07’’, 0-1). L’intensità della gara si è subito alzata e il Lugano non si è tirato indietro, ma due altre reti burgunde sul finale sono state fatali. Brodin (18’10’’, 0-2) e l’ex Jörg (18’45’’ 0-3) hanno realizzato un uno-due micidiale prima dell’intervallo. Una partita che, a quel punto, è sembrata già chiusa dopo soli venti minuti.
Ma non è stato così e i meriti della squadra di McSorley vanno sottolineati. Il Lugano è in effetti tornato sul ghiaccio con personalità e fame: un atteggiamento diverso da quello di una squadra rassegnata. Ad accorciare meritatamente le distanze ci hanno pensato Loeffel (28’50’’, 1-3) e il rientrante Carr (33’50’’ 2-3). E al di là delle due reti, i sottocenerini hanno convinto durante venti minuti, dando filo da torcere alla capolista. L’unico sussulto della squadra di Dubé è invece capitato in powerplay, dove il Friborgo ha clamorosamente mancato l’occasione di riprendersi un doppio vantaggio.
Dopo aver iniziato il terzo periodo in inferiorità numerica per quasi un minuto e mezzo con uno Schlegel provvidenziale nel parare su DiDomenico e Gunderson, il Lugano ha continuato a spingere. A fare un favore ai bianconeri è stato Haussener. L’attaccante di proprietà bianconera in prestito al Friborgo è in effetti stato penalizzato per la seconda volta, permettendo così a Fazzini di siglare il 3-3 in superiorità numerica (45’00, 3-3). I padroni di casa hanno poi beneficiato di una situazione di 4 contro 3 e di 5 contro 4 per completare la rimonta, ma alla fine sessanta minuti non sono bastati.
A metà strada nei supplementari, il Friborgo è stato clamorosamente penalizzato per aver schierato troppi giocatori sul ghiaccio. Ma proprio in 4 contro 3 i padroni di casa si sono fatti sorprendere dalla rete di Marchon in ripartenza. Un finale frustrante ma che non deve cancellare quanto fatto dai bianconeri durante la partita. I ticinesi cercheranno ora di ritrovare la vittoria martedì, ancora in casa, contro il Ginevra Servette.
LUGANO-FRIBORGO 3-4 ds (0-3; 2-0; 1-0; 0-1)
Reti: 3’07” Jecker 0-1; 18’10’’ Brodin (DiDomenico) 0-2; 18’45’’ Jörg (Diaz) 0-3; 28’50’’ Loeffel (Boedker) 1-3; 33’50’’ Carr (Alatalo) 2-3, 45’00 Fazzini 3-3; 63’34’’ Marchon (Desharnais) 3-4.
LUGANO: Schlegel; Müller, Loeffel; Riva, Alatalo; Guerra, Chiesa; Werder, Nodari; Carr, Arcobello, Fazzini; Bertaggia, Josephs, Traber; Boedker, Herburger, Morini; Stoffel, Walker, Vedova.
Penalità: Lugano 4x2’, Friborgo 6x2'.
Note: Cornèr Arena, 4’942 spettatori. Arbitri: Stolc, Urban; Progin, Gnemmi.