La formazione bianconera ha superato l'Ambrì 2-1 in rimonta. Reti di Bianchi, Josephs e Arcobello.
In classifica la truppa di McSorley (41 punti) ha scavalcato il Berna (39) e occupa ora l'ottava posizione.
AMBRÌ - Come spesso accade, il derby tra biancoblù e bianconeri è stato combattuto ed emozionante dal primo all’ultimo minuto. Reduci da quattro successi nelle ultime cinque partite disputate e vincitore di tre derby su quattro fino alla vigilia, il Lugano si è presentato in Leventina con addosso l’etichetta del favorito. Con le spalle al muro dopo essere scivolato sotto la riga dei pre-playoff, l’Ambrì è stato dal canto suo autore di una sfida coraggiosa e completa, ma ha dovuto inchinarsi ai cugini bianconeri nel terzo periodo (1-2).
Per la cronaca i leventinesi sono riusciti ad andare in vantaggio rapidamente con Bianchi, abile nel sorprendere Schlegel sul primo palo (3’45’’, 1-0). La truppa di Cereda ha poi continuato a premere, ottenendo ben due situazioni di superiorità numerica. Schlegel ha però compiuto miracoli per impedire alla squadra di casa di raddoppiare. A rendersi pericoloso in casa Lugano è invece stato Daniel Carr. Vicino alla rete in shorthand in seguito a una grandissima giocata, l’ala statunitense si è anche fatta parare un tiro insidioso durante la prima situazione di superiorità numerica dei bianconeri.
Nel periodo centrale i biancoblù hanno poi fatto prova di solidità, contrariamente a quanto dimostrato martedì contro il Langnau (cinque reti subite, ndr). Eppure, i bianconeri hanno beneficiato di ben tre situazioni di powerplay, ma l’Ambrì è stato generoso e attento nel difendere la porta di Ciaccio. L’unico squillo netto della squadra di McSorley è stato un tiro centrale di Riva dopo una bella azione collettiva, mentre i leventinesi hanno provato a rendersi pericolosi su alcune ripartenze.
A rimescolare le carte negli ultimi venti minuti ci ha pensato Josephs. Lo statunitense è stato bravo a crederci e ad approfittare di un disco clamorosamente regalatogli da Ciaccio da dietro la propria gabbia (46’06’’, 1-1). La partita si è poi infiammata, dando vita a un ultimo quarto d’ora al cardiopalma. I bianconeri hanno allora approfittato della loro prima situazione di 5 contro 4 del terzo periodo, trovando il gol del vantaggio dopo soli sette secondi. Letale il tiro del capitano Arcobello, servito da Alatalo (50’36’’, 1-2). Poco dopo non è stata altrettanto brava la squadra di Cereda nel concretizzare la sua situazione con l’uomo in più. Il Lugano è riuscito a chiudere tutti gli spazi, anche in quattro contro sei durante gli ultimi quaranta secondi, portandosi così a casa un quarto derby in stagione.
Ai biancoblu serviranno disperatamente punti domani sera in casa dell’Ajoie. I luganesi tenteranno dal canto loro di aggiudicarsi una sesta vittoria nelle loro sette ultime uscite. Alla Cornèr Arena ci sarà il Langnau.
AMBRÌ - LUGANO 1-2 (1-0; 0-0; 0-2)
Reti: 3’45” Bianchi (Incir) 1-0; 46’06’’ Josephs 1-1; 50’36’’ Arcobello (Alatalo) 1-2.
AMBRÌ. Ciaccio; Isacco Dotti, Zaccheo Dotti; Burren, Hieranen; Fischer, Fohrler; McMillan, Regin, D’Agostini; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Grassi, Dal ian, Pestoni; Bianchi, Kostner, Incir; Hächler, Trisconi.
LUGANO. Schlegel; Müller, Loeffel; Riva, Alatalo; Guerra, Chiesa; Wolf, Traber; Carr, Arcobello, Fazzini; Josephs, Thurkauf, Bertaggia; Boedker, Herburger, Morini; Stoffel, Walker, Vedova.
Penalità: Ambrì 5x2', Lugano 6x2'.
Note: Gottardo Arena, 6’533 spettatori. Arbitri: Stolc, Wiegand; Obwegeser, Progin.