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NATIONAL LEAGUE«Sono sorpreso e ho ancora un senso di vuoto»

23.02.22 - 16:02
Vincent Léchenne e la fine del suo rapporto con l'Ajoie: «Vauclair? Non abbiamo avuto tempo di conoscerci, sono deluso».
Freshfocus, archivio
«Sono sorpreso e ho ancora un senso di vuoto»
Vincent Léchenne e la fine del suo rapporto con l'Ajoie: «Vauclair? Non abbiamo avuto tempo di conoscerci, sono deluso».
In otto stagioni sulla panchina dei giurassiani, il 55enne ha vinto due campionati cadetti, una Coppa Svizzera e ha centrato lo scorso anno la promozione in massima serie.
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PORRENTRUY - Il campionato di National League è finalmente ripreso dopo la pausa dedicata ai Giochi Olimpici, anche se dal canto suo l'Ajoie tornerà in pista solo venerdì.

Per l'occasione i giurassiani saranno di scena a Bienne, ma in panchina non ci saranno più gli artefici della promozione in National League. Coach Gary Sheean e il suo assistente, nonché direttore tecnico Vincent Léchenne, hanno infatti ricevuto il ben servito dal club prima della sosta e a dirigere le operazioni è stato chiamato Julien Vauclair. «Personalmente non ho ancora voltato completamente pagina», sono state le parole di Léchenne. «Ho trascorso ben dodici anni in seno al club, otto in qualità di direttore tecnico e ho vissuto delle grandi emozioni. Dopo la pausa sarei dovuto essere nuovamente focalizzato sulla National League e concentrato sulle strategie da adottare in vista della prossima stagione. Sono triste e provo un senso di vuoto, ma questa è la legge dello sport». 

Oltretutto che – essendo al primo campionato in massima serie e senza relegazione – nella prossima stagione avreste potuto muovervi meglio con un anno di esperienza in più. «Era effettivamente un anno di transizione ed era anche chiaro a tutto l'ambiente che ci sarebbe voluto un po' di tempo prima di poter costruire un roster competitivo. Siamo rimasti sorpresi della decisione della dirigenza, eravamo davvero motivati a lavorare per il bene dell'Ajoie, come d'altronde abbiamo sempre fatto nel corso degli anni».

Il match che vi ha tagliato le gambe è stato quello contro il Langnau dello scorso 20 novembre. Una vittoria vi avrebbe permesso di agganciare in classifica proprio i Tigers e invece avete perso 8-2. Da lì in poi non avete più vinto. «Nel giro di due settimane abbiamo battuto Zurigo, Ginevra e Davos, ma a Langnau è stata una vera disfatta. È stato frustrante per tutti e la squadra non è più stata in grado di reagire. Peccato».

In otto campionati in panchina la coppia Sheehan-Léchenne ha vinto due titoli fra i cadetti (2016 e 2021), ha conquistato una Coppa Svizzera (2020) e ha centrato lo scorso anno la promozione nella massima serie. «È un bilancio molto positivo. Personalmente mi sarebbe piaciuto avere la possibilità di svolgere il ruolo di direttore tecnico per un anno intero, poiché mi sono reso conto che in National League è impossibile occuparsi di più ruoli contemporaneamente. Il mio rapporto con Vauclair? Sono deluso, non abbiamo avuto molto tempo per approfondire la conoscenza, perché subito dopo il suo arrivo siamo stati sollevati dal nostro incarico. Sono però convinto che insieme avremmo potuto costruire una buona collaborazione».

Cosa farai adesso? «Mi piacerebbe continuare a lavorare con Sheehan in una squadra ambiziosa, che sia in National o in Swiss League. Abbiamo dimostrato di essere una coppia in grado di portare una squadra in alto e mi auguro di trovare il prima possibile una nuova sfida».

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