Applausi McSorley: «Mi levo il cappello davanti a Dan Tangnes e al suo gruppo»
«Il club ci ha dato tutto quel che serviva per vincere».
LUGANO - Delusione? Ovvio. Rabbia? Forse più frustrazione per l’evidente superiorità mostrata in pista dallo Zugo. La sconfitta patita nei quarti dei playoff ha lasciato il segno a Lugano dove, ambiziosi, stanno comunque già guardando alla prossima stagione.
«Abbiamo avuto la possibilità di vincere qualche partita a inizio serie ma non abbiamo sfruttato le opportunità - ha spiegato Chris McSorley dopo lo 0-4 - Abbiamo guardato indietro a gara-1, gara-2 e gara-3, pensando a cosa avremmo potuto fare di differente in gara-4… ma poi non lo abbiamo fatto. Loro hanno capitalizzato le occasioni, noi no. O comunque ci siamo riusciti troppo tardi. Mi levo il cappello davanti a Dan Tangnes e al suo gruppo. C’è una ragione se quella squadra ha vinto il titolo. Per quanto riguarda noi, so che dobbiamo ritrovarci e provare a fare meglio il prossimo anno. Ci aspettavamo di poter giocare alla grande. Abbiamo tanti ottimi giocatori, un grande spogliatoio, il club ci ha dato tutto quello che serviva per vincere. Ma noi non ne abbiamo approfittato. Per questo sono triste per la società e i tifosi. Ma questo è un processo di apprendimento: sappiamo che dobbiamo migliorare in ogni area, inclusa quella del coaching».
Cosa serve per avvicinare lo Zugo? «Niente di quello che posso dire stasera sarebbe intelligente. A volte è meglio che i panni sporchi vengano lavati in casa. Non nel giardino. Quindi... faremo il bucato e proveremo a capire che pezzi andranno cambiati e che stile di gioco adottare. Questo con la speranza di poter essere migliori l’anno prossimo».