Il CEO bianconero Marco Werder ha anche parlato di Thürkauf in Nazionale: «Felicissimi di aver puntato su di lui».
Il dirigente: «Peccato per l'eliminazione alla CdM, perché i successi della Svizzera hanno la capacità di rendere ancora più popolare l'hockey alle nostre latitudini».
LUGANO - Nella giornata odierna - venerdì 27 maggio - ha avuto luogo alla "Casetta 41" - gestita dall’HCL - nell’ambito di Lugano Marittima, una chiacchierata informale con i vertici del Lugano.
Per l'occasione era presente quasi tutto l'ambiente bianconero, con il CEO Marco Werder, il COO Jean-Jacques Aeschlimann, il GM Hnat Domenichelli e l’Head Coach della prima squadra Chris McSorley, così come i giocatori che stanno attualmente svolgendo la preparazione atletica in vista della nuova stagione. «In realtà era già da due anni che avevamo questo progetto di venire a Lugano Marittima», sono state le parole di Werder. «È invece rimasto per tutto questo tempo nel cassetto, ma adesso l'abbiamo rispolverato e siamo molto felici di essere qui, nella nostra città, che dimostra quanto è bella una volta di più. In questo ambiente particolarmente informale i tifosi possono inoltre relazionarsi - e coltivare la passione dell'hockey - con i nostri giocatori e con il nostro staff in un momento piuttosto rilassato dell'anno. Il periodo estivo? È lungo anche per noi. Tra il momento in cui si disputano i Mondiali e l'inizio della stagione successiva, abbiamo infatti il tempo di ripensare un po a tutti quelli che sono i nostri modelli».
La sconfitta della Svizzera alla CdM finlandese per mano degli USA (0-3) è ancora motivo di discussione... «I rossocrociati si sono resi protagonisti di una grandissima prestazione nel girone, ma purtroppo ancora una volta - in una partita secca - sono stati degli episodi a fare la differenza. Ho sofferto davanti alla televisione, soprattutto nel corso del primo tempo. Peccato perché naturalmente i successi della Nazionale hanno anche la capacità di rendere ancora più popolare l'hockey alle nostre latitudini. Credo però che la prima parte della rassegna iridata sia stata un'ottima pubblicità per ciò che deve essere l'hockey su ghiaccio. Thürkauf? Siamo felicissimi di aver puntato su di lui ed evidentemente Domenichelli a suo tempo ci aveva visto lungo. Sapevamo avesse un enorme potenziale, anche se ha faticato dopo l'infortunio in cui era incappato. McSorley è stato inoltre bravo a dargli fiducia e a metterlo in pista nel momento giusto per quelle che sono le sue caratteristiche. È ormai diventato un pilastro della Nazionale e anche da noi ha dimostrato il suo valore e quanto potrà essere importante per il futuro».