Stefano Togni sull'Ajoie: «Vauclair ha già fatto capire di che pasta è fatto. Nummelin è la ciliegina sulla torta».
Ci sarà molta competizione in National League: «Chi vorrà ritagliarsi il proprio posto da protagonista dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto al passato».
AMBRÌ/LUGANO - Il mercato di National League è sempre in fermento, visto che dalla prossima stagione ci saranno due grosse novità. Per la prima volta nella storia della massima serie elvetica ci saranno infatti 14 squadre ai nastri di partenza e ognuna potrà schierare sei stranieri contemporaneamente sul ghiaccio. «Il livello del gioco si alzerà notevolmente e prevedo un campionato spettacolare, che potrà giovare anche ai giocatori svizzeri», ha analizzato l'ex attaccante degli anni '90 di Lugano e Ambrì Stefano Togni. «Non sarà evidente per nessuno ricevere il privilegio di giocare nelle prime due linee, per cui chi vorrà ritagliarsi il proprio posto da protagonista dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto al passato».
Il Lugano ha attualmente cinque stranieri nel proprio roster: un portiere (Koskinen), un difensore (Kaski) e tre attaccanti (Arcobello, Carr e Josephs). «Con gli arrivi di Kaski e Andersson la difesa è diventata ancora più solida e non ha bisogno di ulteriori innesti. Avendo Koskinen fra i pali, sono dell'idea che i bianconeri decideranno di portare alla Cornèr Arena ancora due attaccanti, di modo da poter contare sette stranieri nella rosa. McSorley avrebbe così diverse opzioni a sua disposizione e Schlegel verrebbe schierato con regolarità grazie alla rotazione degli import. Domenichelli ha finora lavorato molto bene, tutelandosi dopo i numerosi infortuni occorsi nella scorsa stagione e adesso ha ancora un po' di tempo per le ultime valutazioni».
L'Ambrì ne ha invece messi finora sotto contratto quattro: un portiere (Juvonen), un difensore (Virtanen) e due attaccanti (Chlapik e Spacek). «Riconfermare Juvonen è stato un colpaccio e reputo il suo connazionale un ottimo elemento per la difesa. Oltre a questo Duca ha optato per due giocatori cechi di valore, coetanei, che si conoscono già e questo è un aspetto molto positivo soprattutto per l'amalgama. A mio avviso da qui a settembre arriveranno ancora un difensore e un attaccante di peso, dopodiché a stagione in corso il club valuterà se inserire un altro straniero di movimento per dare più spazio a Conz. Credo in ogni caso che la strategia dei sette stranieri verrà adottata dai club che hanno deciso di dare fiducia a un import fra i pali, visto che hanno tutti almeno un portiere svizzero valido nella rosa».
Come vedi la situazione delle altre di NL? «Le squadre che possono fare affidamento su un portiere elvetico molto forte come Genoni o Berra non adotteranno questa strategia, ma si affideranno a sei import di movimento di qualità. Per il resto Zugo e Zurigo – autori di alcuni colpi degni di nota – saranno sempre le due formazioni da battere, ma mi incuriosiscono Berna e Ginevra. Gli Orsi si sono resi protagonisti di grandi cambiamenti, mentre le Aquile sono ancora più ostiche con il ritorno di Omark. L'Ajoie? Vauclair ha già fatto capire di che pasta è fatto. Sta creando un gruppo competitivo e l'arrivo di Nummelin in qualità di assistant-coach è la ciliegina sulla torta».