Thibault Fatton è carico: «La squadra si è rinforzata. McSorley? È stato fondamentale per la mia crescita».
Il 20enne è reduce dal Development Camp in NHL con gli Arizona Coyotes: «È stata un'esperienza nuova e affascinante».
LUGANO - Il giovane portiere Thibault Fatton si appresta a vivere la sua quinta stagione a Lugano, la seconda fra i grandi.
Il 20enne ha esordito in prima squadra il 15 gennaio 2021 alla Cornèr Arena contro lo Zugo (1-5). Il ragazzo entrò al 40' per sostituire Schlegel e terminò il match senza incassare reti. «Sono soddisfatto dell'esperienza che sto vivendo a Lugano», ha analizzato l’estremo difensore bianconero. «Sono arrivato in Ticino a 16 anni con grandi ambizioni ma non è sempre stato evidente giocare, nemmeno nella U20, visto che ho trovato una grande concorrenza. Per emergere ho dovuto lavorare duramente giorno dopo giorno e penso di essere riuscito a dimostrare che venire in Ticino sia stata una buona scelta».
È sempre difficile lasciare la famiglia e gli amici da giovani... «Sono cresciuto nel La Chaux-de-Fonds, un club abbastanza grande, che non mi dava però le stesse garanzie per il mio futuro che mi avrebbe dato il Lugano. È stata una decisione difficile da prendere per quanto riguarda gli affetti, ma a livello sportivo non ci ho pensato neanche due minuti. Ho capito subito che sarebbe stata l’opzione migliore per la mia carriera, anche se ero consapevole che non sarebbe stato semplice. Ho cercato di essere forte mentalmente e di stare bene con me stesso, per non rischiare di ripercuotere sul ghiaccio eventuali sentimenti negativi. Per fortuna non ho incontrato difficoltà, anche perché a Lugano mi sono ambientato velocemente».
Come vivi la concorrenza con Fadani? Siete due portieri promettenti e avete anche la stessa età. «Fuori dal ghiaccio abbiamo un bel rapporto, ma quando scendiamo in pista lavoriamo per noi stessi. C’è sempre stata una concorrenza molto sana, ci stimoliamo a vicenda e nessuno dei due può mai abbassare la guardia. Al mio arrivo a Lugano ho trovato un grande portiere davanti a me ed ero consapevole che per raggiungere i miei obiettivi ed essere migliore di lui avevo solo un'opzione: lavorare al massimo».
E ora ti alleni insieme a Koskinen – 175 match di NHL – e Schlegel, che nella sua carriera ha vinto un titolo svizzero e vanta una partecipazione ai Mondiali con la Svizzera. «Hanno entrambi una grandissima esperienza e lavorando con loro ho l’opportunità di crescere ulteriormente. L’obiettivo principale è farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa. Voglio dimostrare che il Lugano può contare su di me».
Nel mese di luglio Fatton è stato invitato a partecipare al Development Camp degli Arizona Coyotes. «Uno degli obiettivi principali di ogni giocatore di hockey è di riuscire un giorno a militare in NHL e per una settimana ho potuto vivere l'ambiente di una grande franchigia. È stata un’esperienza nuova, affascinante e mi sono potuto confrontare con alcuni tra i migliori talenti della mia generazione. Ho imparato qualcosa anche dal più piccolo dettaglio».
Durante il mercato estivo sono arrivati otto nuovi elementi a Lugano: Koskinen in porta, Kaski e Andersson in difesa, così come Gerber, Patry, Müller, Granlund e Bennett in attacco. «Lugano è una piazza importante e il club sta facendo di tutto per poter vincere il campionato il prima possibile. Il roster è competitivo e siamo un gruppo affiatato. Con i nuovi innesti la squadra si è rinforzata ed è più solida in ogni reparto rispetto allo scorso anno. McSorley? Avevo proprio bisogno di un coach con le sue caratteristiche per affrontare il mio primo anno ad alti livelli. Mi ha sempre dato fiducia e mi incita costantemente. È stato fondamentale per la mia crescita».