I sottocenerini, arrivati alla stracantonale dopo tre sconfitte filate, hanno sbancato la Gottardo Arena (1-4).
Niente da fare per la truppa di Cereda, fermata dall’ottimo Koskinen e castigata da Granlund, Thürkauf (doppietta) e Andersson. All’Ambrì non basta il gol di Bürgler.
AMBRÌ - Da una parte per riscattarsi, dall’altra per confermarsi; nonostante la stagione regolare sia iniziata da poco più di dieci giorni, il primo derby dell’anno possedeva già un valore di primario rilievo (ammesso e non concesso che ci possano essere stracantonali di importanza secondaria). Alla fine la fame di rivalsa ha prevalso sulla volontà di conferma, in quanto il Lugano ha sbancato la Gottardo Arena con un netto 1-4.
Uscite acciaccate dal weekend, entrambe le compagini si sono presentate all’appuntamento odierno con qualche defezione. L’Ambrì senza la sua prima linea difensiva, l’accoppiata Isacco Dotti – Heed, mentre il Lugano costretto a lasciare ai box Morini e Kaski. Spazio dunque per l’esordio stagionale di Pezzullo e, sul fronte opposto, per il ritorno in formazione di Villa e Bennett.
Fomentati dall’usuale bolgia della Gottardo Arena, sia gli uomini di Luca Cereda che quelli di Chris McSorley sono scesi in pista con il volume dell’intensità al massimo.
Pur governata dall’equilibrio, l’alba della contesa ha piantato qualche grana a Koskinen, chiamato a disinnescare i tentativi di Hofer e Pestoni e salvato in un’occasione dal ferro (incocciato da Grassi). Il Lugano – inizialmente poco produttivo in fase offensiva – ha avuto il merito di trovare la forza nelle sue disattenzioni. Durante la seconda finestra di boxplay rimediata per eccesso di uomini sul ghiaccio, Granlund ha infatti sbloccato il risultato capitalizzando al meglio un contropiede (14’50”). Degno di nota il lavoro sotterraneo di Marco Müller, lesto nel soffiare il disco a Shore e mandare in porta il collega finlandese.
L’inerzia del match è così girata a favore dei sottocenerini, e allora è stato Juvonen a dover salire in cattedra con un paio di eccellenti interventi. Nulla ha potuto, tuttavia, all’inizio del periodo centrale, quando Thürkauf l’ha trafitto da distanza ravvicinata per siglare lo 0-2 (22’50”). Il raddoppio è stato anche il secondo centro stagionale in powerplay per il Lugano, parso decisamente più vivace nelle situazioni di superiorità rispetto alle precedenti uscite.
Nella seconda frazione è poi proseguita la sfida a distanza tra i due estremi difensori. Koskinen infatti si è esibito in una vera e propria masterclass, con – su tutti – due interventi di pregevole livello su Chlapik e Zwerger. La seconda di queste parate, in modo particolare, si è rivelata estremamente preziosa, perché sul ribaltamento di fronte Andersson ha rifilato il terzo dispiacere ai cugini (26’25”). Lo svedese si è avventato su un rebound concesso da Juvonen, che prima aveva detto no a un siluro di Fazzini. Il terzo ceffone è quello che più ha fatto male al complesso di Luca Cereda. I biancoblù hanno faticato a riprendere conoscenza, ostacolati in più dal preciso operato del Lugano in fase difensiva.
A 10’ dalla sirena Bürgler ha tenuto accesa una fiammella di speranza nella Gottardo Arena, infilando Koskinen grazie a una conclusione al volo terminata all’angolino (51’17”). Su quella fiammella però ha soffiato Thürkauf, che ha sigillato il risultato finale con il gol del definitivo 1-4. Non è mancata una bagarre conclusiva che è costata in totale cinque penalità, avente come protagonisti principali Fohrler e Mirco Müller. Al termine dei 60’, dunque, il Lugano ha portato a casa tre punti fondamentali, che potrebbero permettergli di invertire la rotta rispetto al negativo inizio di campionato.
Le due ticinesi torneranno in pista quando la sbornia da derby sarà smaltita, nel weekend. Venerdì la truppa di Chris McSorley ospiterà la matricola Kloten, mentre sabato Grassi e soci riceveranno la visita del Rappi.
Quello della Gottardo Arena non è stato l’unico successo esterno della giornata di National League. Lo Zurigo, per esempio, ha colto la sua terza vittoria consecutiva sbancando 4-1 la Tissot Arena di Bienne. Il Rapperswil, invece, si è confermato più che competitivo imponendosi 4-0 a Losanna. In casa hanno invece festeggiato il Ginevra, che ha mantenuto la vetta conquistando tre punti contro il Langnau (4-2), l’Ajoie, bravo a sgambettare all’overtime il Berna (3-2), il Davos, che dopo essere stato in svantaggio ha avuto la forza per ribaltare 5-3 lo Zugo e… il Friborgo. Impegnati contro il Kloten, i Dragoni si sono divertiti con il pallottoliere: il 9-1 finale racconta infatti di una partita che praticamente non c’è stata.
AMBRÌ-LUGANO 1-4 (0-1; 0-2; 1-1)
Reti: 14’50” Granlund (Ma. Müller) 0-1; 22’50” Thürkauf (Ma. Müller, Andersson) 0-2; 26’25” Andersson (Fazzini, Connolly) 0-3; 51’17” Bürgler (Pestoni) 1-3; 57’43” Thürkauf (Granlund) 1-4.
AMBRÌ: Juvonen; Z. Dotti, Burren; Fischer, Virtanen; Pezzullo, Fohrler; Chlapik, Spacek, Hofer; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Zwerger, Shore, Pestoni; McMillan, Kostner, Grassi; Zündel, Marchand.
LUGANO: Koskinen; Riva, Alatalo; Guerra, Andersson; Mi. Müller, Wolf; Bennett, Granlund, Ma. Müller; Patry, Thürkauf, Connolly; Josephs, Arcobello, Fazzini; Stoffel, Herburger, Vedova; Villa, Gerber.
Penalità: 6x2' Ambrì; 8x2' Lugano.
Note: Gottardo Arena, 6’775 spettatori. Arbitri: Stolc, Nord; Cattaneo, Wolf.
PL | Punti | W | L | GF | GA | GD | FORM | |||
1 | Zurigo | 19 | 40 | 8 | 2 | 61 | 42 | 19 | WWWLL | |
2 | Davos | 21 | 40 | 10 | 5 | 66 | 45 | 21 | WWWWL | |
3 | Losanna | 21 | 40 | 11 | 6 | 68 | 60 | 8 | WLWWL | |
4 | Berna | 22 | 36 | 8 | 4 | 72 | 57 | 15 | WWWLW | |
5 | Zugo | 22 | 36 | 11 | 9 | 78 | 61 | 17 | LLWLW | |
6 | Kloten | 21 | 33 | 8 | 8 | 56 | 54 | 2 | WWLWW | |
7 | Bienne | 21 | 32 | 8 | 8 | 46 | 46 | 0 | LWWLL | |
8 | Lakers | 22 | 31 | 7 | 8 | 59 | 66 | -7 | LLWWL | |
9 | Friborgo | 21 | 27 | 7 | 9 | 50 | 59 | -9 | WLLWW | |
10 | Langnau | 19 | 25 | 6 | 9 | 39 | 42 | -3 | LLLLW | |
11 | Lugano | 19 | 25 | 8 | 10 | 48 | 61 | -13 | WLLWL | |
12 | Ambrì | 19 | 24 | 3 | 6 | 49 | 61 | -12 | LLLLL | |
13 | Ginevra | 17 | 22 | 6 | 7 | 45 | 48 | -3 | LLWLL | |
14 | Ajoie | 20 | 15 | 4 | 14 | 44 | 79 | -35 | LWWLW |