Conne e Cantoni arruolati, Marco Müller e Calle Andersson infortunati, Arcobello capitano
«Il portiere? Ho la fortuna di avere due numeri uno».
LUGANO - La doppia sfida con Friborgo e Langnau è alle porte; a Lugano si parla però quasi esclusivamente di allenatore. Si parla di Luca Gianinazzi, che sta affrontando la sua prima settimana al timone dei bianconeri. Com’è andata?
«Bene, molto bene - ha raccontato il 29enne - Sono molto contento sia personalmente che per la squadra. Tutti mi stanno aiutando per farmi sentire a mio agio e sicuramente l'entusiasmo mi ha stupito. Ero convinto che potesse tornare, ma c'è invece già dall’inizio. E l'entusiasmo è sicuramente fondamentale in questo sport, che alla fine sempre un gioco, anche se siamo pagati per farlo ed è quindi giusto che sia interpretato in maniera positiva».
«Il mio primo pensiero è stato quello di riuscire a gestire bene il tempo, come gestire le giornate. Per quanto riguarda la squadra, invece, quello di riuscire a “mettere” un passo davanti all'altro. Tante cose vanno migliorate e sono contento che stiamo andando nella direzione giusta. Dobbiamo essere positivi perché gli errori fanno parte del gioco; importante è però che l’attitudine sia quella corretta. In questa settimana abbiamo lavorato sull'uscita di zona e su concetti nuovi che vogliamo applicare. Vogliamo interpretare il gioco come unità di cinque e avere supporto attorno al disco. E poi abbiamo lavorato su tutto quello che è la nostra parte difensiva. È una questione di pressione e supporto. È una questione di essere vicini, di giocare e difendere in cinque, non uno contro uno. Abbiamo lavorato sugli special teams».
Un allenatore è andato, un altro è arrivato, c’è il rischio che ci sia una sorta di "zona grigia”? «Me la aspetto e sarei molto sorpreso se non ci fosse. Dobbiamo essere pazienti, anche all'interno dello spogliatoio. Non mi aspetto che da oggi si faccia tutto giusto, ci vuole del tempo per fare in modo che tutti sul ghiaccio facciano quello che serve».
Privo ancora di Marco Muller e di Calle Andersson («Va meglio ma non è ancora sul ghiaccio»), Gianinazzi potrà ancora contare su Flavien Conne e Krister Cantoni. «Conne sarà sicuramente coinvolto perché è lo skill coach del club e lavora sia a livello giovanile che a livello di prima squadra. Penso che la parte di sviluppo individuale sia fondamentale nel nostro sport. Se non cerchiamo di migliorarci in quello che facciamo… Vogliamo fare in modo che ogni ragazzo, ogni giocatore, abbia la possibilità di migliorarsi e “Flav” ti dà questa possibilità. Pure su Cantoni conto ancora: l'ho coinvolto di più, gli ho dato un po' più di lavoro ma è contento».
Appurato che Arcobello continuerà a vestire la “C” («Mai avuto alcun dubbio nella testa»), a Lugano si guarda a chi starà in porta. Ci sarà l’alternanza di due portieri o sarà scelto un titolare? «Ho la fortuna di avere due numeri uno, Nik (Schlegel) è stato qui a Lugano uno-due anni e Mikko (Koskinen) non devo dire io che livello ha. È però chiaro che, visto che uno è straniero, le scelte coinvolgeranno anche quello che succede con gli altri. Quindi su chi schierare dovrò rifletterci ogni volta. Posso però di dire posso fidarmi completamente di entrambi, è questo che conta».