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«Olten è stata un'ottima scelta, faremo di tutto per salire» Lhotak brilla (con un tifoso in più): «Quando mio figlio sarà più grande, vorrei che mi vedesse giocare e fare bene»
L'attaccante 29enne, ex Ambrì, Friborgo e Rappi, ha già siglato 10 reti in questa prima fetta di stagione con la maglia dei solettesi: «Sono felice, ho tanto ghiaccio e riesco ad aiutare la squadra con continuità».
OLTEN - L’Olten vola anche grazie ai suoi gol. Già 10 in 12 partite quelli firmati da Lukas Lhotak, che nei solettesi - primi in Swiss League a +6 sul Langenthal, travolto sotto nove reti nel recentissimo scontro diretto - si è ritagliato un ruolo da primattore. «Sono contentissimo di questo inizio di stagione, sto aiutando la squadra con continuità ed è quello che più conta - interviene l’attaccante ceco con licenza svizzera - I risultati arrivano, trovo tanto spazio nella top-6 e in powerplay: al momento non potrei chiedere di meglio».
Dopo quasi 400 partite in A con le maglie di Ambrì, Friborgo e Rappi, il 29enne ha fatto un passetto indietro ripartendo lo scorso anno dalla lega cadetta.
«A Rapperswil giocavo in terza o quarta linea, con un “Time on ice” ridotto e qualche difficoltà. Oggi posso dire che quella di ripartire dall’Olten è stata una buona scelta. Sono arrivato affamato e con la massima motivazione. Voglio sempre giocare il più possibile e fare punti, mettermi in luce e aiutare i compagni, con l'obiettivo di tornare un giorno in A. Magari centrando la promozione con questo splendido gruppo».
Promozione alla quale l’Olten si è avvicinato già lo scorso campionato, con la finale persa contro il Kloten dopo una serie intensa con partite serrate. I ragazzi di Lars Leuenberger ci riproveranno quest’anno, con un ostacolo (non da poco) in più…
«Siamo tra i grandi favoriti e lo sappiamo, ma lo scenario è un po’ cambiato. Non c’è più la promozione diretta, sarà una vera maratona. Noi faremo di tutto per cercare di salire, sapendo quanto sia difficile. L’eventuale spareggio, contro una squadra di NL e il passaggio a 4 stranieri (in SL ora se ne schierano 2, ndr) sarebbe tostissimo».
Felice in pista, felice anche fuori. Diventato padre del piccolo Jakub nel 2020, Lukas ora ha un tifoso in più…
«Proprio così (ride, ndr). Quando sarà più grande, mi piacerebbe che mi vedesse ancora giocare e fare bene. Sarebbe bello renderlo orgoglioso. Il nostro futuro è in Svizzera e magari un giorno giocherà anche lui. Crescendo potrà provare tutti gli sport e non sarà assolutamente obbligato, ma certo mi farebbe piacere se scegliesse il disco su ghiaccio. Ogni tanto mia moglie Michaela lo porta già alla pista per le partite e respira già questo ambiente».
Ultime battute sulla National League, che Lhotak segue sempre da vicino.
«Ho ancora tanti amici soprattutto ad Ambrì e Losanna, dove c’è anche Sekac. Poi guardo sempre con interesse e simpatia le mie ex squadre. In particolar modo proprio l’Ambrì, dove adesso ci sono pure Spacek e Chlapik. Filip lo conosco bene, e ancora meglio conosco suo fratello Adam, che ha un anno meno di me e ora ha appeso i pattini al chiodo. Da giovani in Cechia ci siamo affrontati tante volte nei “derby” di Praga e anche di recente, d’estate, ci siamo allenati insieme. L’ultima volta c’era anche Spacek, che in biancoblù sta facendo benissimo. Pure Chlapik ha già mostrato dei bei numeri, ma mi aspetto ancora di più. È arrivato come sniper e Top Scorer dello Sparta Praga, trovandosi in una nuova realtà. È solo alla sua seconda esperienza lontano dalla Cechia - dopo la prima in America - e in alcuni casi ci vuole anche un po’ di tempo per ingranare al 100%. Ad ogni modo ha già mostrato tante belle cose».
