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HCAP«A volte non serve continuare a sbatterci la testa, era chiaro che le cose non stavano funzionando»

13.12.22 - 15:26
Paolo Duca, ds dell'Ambrì, commenta la partenza del centro statunitense e il passaggio di Burren al Bienne (dalla prossima stagione).
TiPress/archivio
«A volte non serve continuare a sbatterci la testa, era chiaro che le cose non stavano funzionando»
Paolo Duca, ds dell'Ambrì, commenta la partenza del centro statunitense e il passaggio di Burren al Bienne (dalla prossima stagione).
«Quella di Yanik è una di quelle notizie che ci fanno un po' male. Qui ha ricevuto fiducia e tanto ghiaccio, avremmo voluto continuare insieme. Mercato in entrata? Siamo sempre vigili».
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AMBRÌ - Nick Shore non indosserà più la maglia dell'Ambrì. Non un fulmine a ciel sereno, ma un epilogo che era nell’aria e ha trovato conferma con l'annuncio ufficiale del club, che in mattinata ha comunicato la rescissione consensuale dell’accordo tra le parti. La stagione dell’attaccante statunitense, mai entrato realmente nei meccanismi biancoblù (2 gol e 5 assist in 18 presenze), proseguirà in Svezia nell’HV71.

«Dispiace sempre quando si arriva a queste conclusioni, ma, per entrambe le parti, era chiaro che le cose non stavano andando come avevamo previsto e sperato - interviene Paolo Duca, ds dei leventinesi - Cosa non ha funzionato? In questi casi non è mai la conseguenza di un solo fattore, ma la verità è che le prestazioni che ci aspettavamo e avevamo bisogno non sono arrivate. Probabilmente il timing dell’infortunio occorsogli a fine agosto, costatogli uno stop di quasi 4 settimane, gli ha fatto perdere un po’ il treno mentre si formava l’amalgama della squadra. Entrare dopo il ferimento, con scadenze non regolari, non lo ha aiutato».

E così, dopo un periodo in cui il centro ha trovato poco ghiaccio, le strade si sono divise.
«In maniera molto ragionevole per entrambe le parti. Siamo arrivati a questa sosta con alle spalle quasi 30 partite di regular season, era il momento giusto per fare tutte le valutazioni. A volte non serve continuare a sbatterci la testa. Quando le cose non funzionano, è giusto cercare le migliori soluzioni».

Con la partenza di Shore, l’Ambrì ha ancora 6 stranieri sotto contratto. Non vi è dunque l’urgenza di agire sul mercato, ma davanti - magari a livello di centri - in futuro un innesto potrebbe portare nuova linfa.
«Siamo sempre vigili e valutiamo ogni possibilità. Quando abbiamo la sensazione che un’operazione possa giovare alla squadra, la facciamo. Ad oggi non escludo nulla, ma al momento non c’è niente da comunicare. Il mercato è piuttosto arido, benché il nostro mondo sia molto dinamico. È difficile che dall'inizio alla fine di un campionato non ci siano cambiamenti».

Restando al mercato e alle notizie d’attualità, ieri il Bienne ha comunicato l’ingaggio fino al 2025 di Yanik Burren, difensore cresciuto moltissimo in queste due stagioni in biancoblù.
«Non nego che è una di quelle notizie che ci fanno un po’ male. Yanik è l’esempio di come vogliamo lavorare ad Ambrì. Quando l'abbiamo preso era un ragazzo che aveva bisogno di una nuova realtà per rilanciarsi. Ha ricevuto fiducia e tanto ghiaccio, l'abbiamo saputo valorizzare e ha fatto tanti passi avanti, ricoprendo un ruolo più importante rispetto a quello che aveva a Berna. Per tutti questi motivi ci dispiace e avremmo voluto continuare insieme. Va comunque rispettata la volontà del giocatore, che non ha mai nascosto le sue ambizioni».

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COMMENTI
 

Evry 2 anni fa su tio
E in merito a quelle del Coach senza polvere ??? silenzio assuluto ??

Findus 2 anni fa su tio
Io penso che la squadra non segua più Creda il quale è troppo testardo nelle due scelte Un buon coach deve saper adattarsi a quello che ha tra le mani E se punti sullo spirito e la lotta sul ghiaccio allora devi farlo veramente non come ad ambri dove si va con il freno a mano tirato

pardo54 2 anni fa su tio
Risposta a Findus
Finalmente commenti di spessore e intelligenti. Ovviamente fa eccezione il solito noto.

swisshornet11 2 anni fa su tio
Che ci sia qualcosa che si è inceppato è cmq evidente: la rosa attuale è sicuramente la migliore degli ultimi anni. Stranieri (Mc Millan a parte) all'altezza della situazione, numerosi giocatori svizzeri di ottimo livello e alcuni giovani promettenti. Nonostante ciò sinora la squadra ha raccolto ben poco e dopo l'avvio fulminante, i numeri dicono che ora l'Ambri si trova da ormai diverse settimane a flirtare con gli ultimi posti della classifica. Ci deve pur essere un motivo a tutto ciò. Se chi dice che il posto in classifica attale è quello consono al valore attuale della squadra, beh, allora non ci capisco più nulla e aggiungo, allora facciamo giocare giocatori (stranieri compresi) che costano la metà dei soldi degli attuali. Ripeto: con la rosa attuale (e di riflesso aggiungo: con il costo della rosa attuale) il posto in classifica dell'Ambrì non può e non deve essere quello attuale. Fiducia a Cereda e Duca sì, ma pian pianino i numeri cominciano a non più tornare.

swisshornet11 2 anni fa su tio
Bel pezzo ieri di Flavio Viglezio sul CdT sulla situazione attuale HCAP e sull'infelice uscita di Cereda dopo la partita col Langnau. Basta con lo spirito della valle, non dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo ecc.. L'HCAP attuale è un'azienda come le altre né più né meno così come lo sono tutte le altre società di serie A in Svizezra, con stipendi (anche molto alti) da pagare e i conti da far quadrare. I tempi nei quali i giocatori si chiamavano Bruno Genuizzi, Bruno Taragnoli, Claudio e Bicio TIcozzi, Kuki Zamberlani, Tiziano Gagliardi e Fiorenzo Panzera che dopo la giornata trascorsa sul proprio posto di lavoro si recavano all'allenamento sono tramontati da un bel po' di tempo ma sembra che non tutti vogliano accorgersene. Da parte del duo Cereda-Duca servirebbe più autocritica, meno baldanza e più umiltà a anche quando un giornalista fa domande un po' scomode e soprattutto, ripeto, basta con l'alibi "non dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo e lo spirito della valle"... A meno che tutti all'interno dell' HCAP, giocatori e staff, giochino e lavorino solo per la gloria senza ricevere nemmeno un centesimo di retribuzione, allora qui il discorso sarebbe diverso.... ma non è così....

Ascpis 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Finalmente uno che dice le cose come stanno

Aka05 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Chapeau per il commento.. una domanda: ricordo tutti, ma non Bruno Taragnoli..che stagione era?

Bibo 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Tutto giusto ma una precisazione va fatta. L'Ambrì non può (almeno attualmente e a medio termine) competere con gli altri club "vip" della lega per ovvie ragioni di budget, come non possono farlo Ajoie, Kloten e Langnau. Il loro posto è dall'ottavo posto in giù a meno di eventi straordinari. Lo "spirito della valle" a cui spesso fanno riferimento i dirigenti ecc... è più votato al pubblico e all'ambiente che non ai giocatori che dal canto loro sanno benissimo a cosa vanno in contro e dimenticarsi obbiettivi stratosferici ma impegnarsi al massimo per migliorare il loro gioco ecc... per poi, eventualmente, tentare la fortuna in altri club più ambiziosi e con più possibilità (club formatore non è solo crescere i giovani del vivaio ma anche giocatori giovani provenienti da altri club. Il duo Duca-Cereda sa cosa vuole e cosa aspettarsi dalla squadra che ha a disposizione, per me al momento stanno facendo bene con alti e bassi come chiunque, son o sempre stati coi piedi per terra (a differenza di molti tifosi e/o giornalisti) e hanno la fiducia della direzione, poi che qualche giocatore storca un po' il naso ci sta ma in quale club non accade? L'importante è che tutti remino nella stessa direzione e al momento è così.

genchi67 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Commento perfetto

genchi67 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
E non diciamo altro ,gente che approfitta per entrare gratuitamente e non solo ,se non si cambia il sistema di pensare e di lavorare non sò quanto durerà.Sono un tifoso bianco blu ma solo un cieco che il livello è dilettantistico

cle72 2 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Ottimo commento che condivido al 100 % e aggiungo che nello spirito della valle è compreso, tanto sacrificio e passione e umiltà. Per noi ambire al titolo è un sogno che forse non si avvererà mai, ma assieme lottiamo, speriamo e cantiamo per la nostra squadra di Ambri.

swisshornet11 2 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Giusto. Ma in tutti i campionati di competizioni a squadre è così... vi sono le potenti economicamente parlando e le piccole che hanno a disposizione meno introiti in tutti i settori. Fa parte del gioco e l'Ambrì non sfugge a questa regola. Seguo da vicino il nostro campionato di hockey anche sui media cartacei e visivi di tutta la Svizzera. Non mi sembra che per es. Ajoie, Kloten e Langnau la mettano sul piano "non dimentichiamo chi siamo e da dove veniamo ecc.". La realtà oggi è che l'Ambri è un'importante azienda che non sfugge a tutte le regole della sopravvivenza dell'azienda stessa. Volenti o nolenti è così. I tempi passati non tornano più. Oggi la realtà è questa, piaccia o non piaccia.

Bibo 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Non è certo la società (dirigenti, DS, allenatori ecc...) a pretendere certi risultati ma il pubblico (che ora è più numeroso e dunque con anche pseudo-tifosi che, ho sentito con le mie orecchie, anche sabato hanno fischiato e gridato insulti vari proprio dietro alla panchina dellAmbrì, per cui questa specie di sfogo io lo giustifico pienamente!) mentre nella vecchia pista c'erano quasi solo Langnau non conosco molto, Kloten deve volare basso dopo che è fallito per aver voluto troppo (anche se ha vinto i titoli), Ajoie è appena stato promosso 2 anni fa e ci vuole tempo.

Bibo 2 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Mi è partito il commento in fase di scrittura... Riparto da ...quasi solo gli irriducibili e l'ambiente era quasi sempre più caloroso malgrado il freddo. Per non citare certi giornalisti (Della Valle e Sciarini di Teleticino ad esempio) che cercano solo lo spunto per fare polemiche ecc... , ma anche giustamente visto che il loro lavoro è attirare l'attenzione e vendere.

swisshornet11 2 anni fa su tio
Risposta a Aka05
difensore da fine anni 70 ad inizio anni 80

Bibo 2 anni fa su tio
Risposta a swisshornet11
Ci ho giocato assieme un anno quando giocava nel Faido in terza divisione ;-)

Frankeat 2 anni fa su tio
L'importante è tenere Cereda blindato. Non si tocca.
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