Paolo Duca ha commentato gli innesti di Douay ed Eggenberger, annunciati oggi
«Vogliamo rimanere un club formatore. Se poi anche altre categorie di giocatori decidono di venire qui perché intravedono nell'Ambrì la possibilità di fare un ulteriore step, non può che farci enormemente piacere».
AMBRÌ - Nando Eggenberger e Floran Douay: due gli innesti confezionati dall'Ambrì in vista del prossimo biennio. Entrambi - il primo in arrivo da Rapperswil mentre il secondo da Langnau - dispongono di qualità completamente diverse, come raccontatoci dal direttore sportivo dell'HCAP Paolo Duca. «Con Douay - con cui avevamo condiviso l'ultima Spengler - abbiamo sempre mantenuto un buon rapporto. In questi anni ci è capitato spesso di parlare con lui, soprattutto quando giocava poco, senza però riuscire ad arrivare a un accordo. È un elemento che porta tanta fisicità e pattinaggio ed è molto forte sul forecheck».
Diverso, invece, il profilo dell'altro acquisto comunicato oggi: «Nando è un giovane attaccante con ancora - almeno lo speriamo - i migliori anni della sua carriera davanti a sé. Un power forward dal potenziale offensivo molto interessante. Nelle ultime partite non ha giocato moltissimo, ma siamo sicuri che il suo sviluppo sia tutt'altro che terminato. Ha ancora margini per poter migliorare e siamo contenti che intraveda in noi la possibilità di progredire».
Non solo giovani e scommesse, Ambrì sta diventando una meta ambita anche per i giocatori della nostra Nazionale: «Diciamo che Heim, quando aveva firmato con noi, non era ancora nel giro della Nazionale. Eggenberger invece sì, ha già alle spalle qualche partita con la selezione elvetica. Ad ogni modo la nostra strategia non cambia, vogliamo rimanere un club formatore. Se poi anche altre categorie di giocatori decidono di venire qui perché intravedono nell'Ambrì la possibilità di fare un ulteriore step, non può che farci enormemente piacere».