Quanto le squadre di National League sono straniero-dipendenti?
A Lugano il 52.3% dei gol sono stati messi a segno dagli import, ad Ambrì il 43.6%.
LUGANO/AMBRÌ - La novità di alzare il numero degli stranieri da quattro a sei era stata accolta con scetticismo dalla maggior parte dei tifosi e degli appassionati del nostro hockey. Più import, meno spazio per i giocatori svizzeri e soprattutto per quei giovani desiderosi di mettersi in mostra e di "mangiare" ghiaccio: questo in sostanza era (e lo è ancora oggi...) il grande timore che ha accompagnato la modifica del regolamento. D'altro canto, l'incremento garantisce maggior spettacolo e l'innalzamento ulteriore del livello generale di un prodotto già molto attrattivo agli occhi del mondo intero.
Ma dopo oltre metà campionato, com'è la situazione? Quanto le squadre sono dipendenti dai loro import? Chi lo è di più? Di gran lunga il Langnau (già in testa ad ottobre), con quasi i tre quarti delle reti messe a segno da elementi non elvetici. Metà dei gol totali realizzati dai Tigrotti sono arrivati dal trio Saarela (14), Pesonen (14) e Michaelis (11). Alla Ilfis il giocatore svizzero che ha segnato di più è Flavio Schmutz, fermo ad appena quattro centri...
Alle spalle dei bernesi troviamo quell'Ajoie che - nonostante l'ottima vena realizzativa di Brennan (12), Asselin (10), Hazen (9) e Devos (8) - sta faticando maledettamente a viaggiare a un ritmo di crociera accettabile. Dietro ai giocatori citati, a Porrentruy c'è infatti un vuoto... spaventoso.
Sul terzo gradino del podio di questa speciale classifica spazio alla capolista Ginevra, con addirittura quattro stranieri già in doppia cifra: Hartikainen con ben 19 centri (nessuno come lui), Filppula con 14 e Tömmernes e Winnik con 10.
Appena giù dal podio ecco il Lugano, con il 52.3% delle reti realizzate da giocatori stranieri: a fare la parte del "leone" è Granlund, autore di ben 17 gol, seguito da Bennett con nove e da Connolly con otto. Alle spalle della formazione di Gianinazzi c'è poi il Losanna con il 50.6%.
Da quanto appena descritto emerge dunque come nei primi cinque posti di questa speciale graduatoria ci siano le quattro squadre che occupano le ultime posizioni della classifica di National League. Dipendere troppo dagli stranieri non è dunque motivo di vanto. In questo senso l'esempio lampante è il Rapperswil, all'ultimo rango con appena il 28% ma autore fin qui di un campionato eccellente. Nessuno straniero in doppia cifra, ma ben sette svizzeri con almeno cinque gol all'attivo: Moy (18), Albrecht e Wick (8), Eggenberger e Dünner (6), Wetter e Zangger (5). Una squadra, quella sangallese, equilibrata e davvero ben assortita.
E l'Ambrì? I biancoblù si attestano in ottava posizione con il 43.6%. Spacek (in testa alla classifica marcatori) e Chlapik, hanno fin qui messo a segno 25 reti: 11 il primo e 14 il secondo.
Ecco la situazione
Langnau 59 gol stranieri sugli 80 segnati in totale/73.7%
Ajoie 53 su 80/66.2%
Ginevra 61 su 112/54.4%
Lugano 45 su 86/52.3%
Losanna 42 su 83/50.6%
Kloten 40 su 80/50%
Berna 44 su 97/45.3%
Ambrì 41 su 94/43.6%
Davos 40 su 92/43.4%
Zugo 38 su 90/42.2%
Bienne 46 su 109/42.2%
Zurigo 40 su 95/42.1%
Friborgo 27 su 80/33.7%
Rapperswil 28 su 100/28%