HCL«Il livello di Canonica? Ogni situazione è diversa. Se prendiamo Thürkauf...»

LUGANO - Lorenzo Canonica ha deciso di rientrare all'ovile e di iniziare la propria carriera da professionista nel club in cui ha mosso i suoi primi passi con i pattini ai piedi e con il bastone fra le mani. Una bella notizia per tutto il popolo bianconero, che da settembre potrà ammirare sul ghiaccio della Cornèr Arena un prodotto del suo vivaio.

«Siamo sempre rimasti in contatto con lui - le parole del GM del Lugano Hnat Domenichelli - Ha voluto attendere dopo il Mondiale U20 prima di prendere la sua decisione sul futuro. In questi mesi ha discusso molto sia con me che con il coach: Gianinazzi gli ha illustrato i piani e la sua idea sportiva per le prossime stagioni. Siamo contenti di averlo convinto».

Giovani e ticinesi, un binomio che fa sempre piacere alla piazza...
«Seguiamo con attenzione i giovani, specialmente se si tratta di elementi cresciuti nel nostro vivaio. In questi anni Lorenzo è cresciuto molto e secondo noi è pronto per la sua prima avventura da professionista».

Qual è il livello che ti aspetti?
«Difficile dirlo. Ogni situazione è diversa e con questi ragazzi non si sa mai quanto tempo ci voglia per arrivare ai livelli della National League. Abbiamo l'esempio di Calvin Thürkauf, anche lui ex Nazionale U20 ma che a Zugo ha trovato poco spazio. Arrivando da noi, invece, ha subito sfondato entrando in pianta stabile nella Nazionale maggiore. Se invece prendiamo l'esempio di Jeremi Gerber, anche lui ex Nazionale U20, oggi non possiamo dire che ha fatto quel passo necessario per giocare nelle prime tre linee. Per questo non vogliamo mettere troppa pressione a Lorenzo...».

La scelta di Canonica vi ripaga un po' dal "no" incassato nelle scorse settimane da Brian Zanetti?
«Non vogliamo fare polemica per la decisione presa da Brian. Come detto prima, restiamo sempre in contatto con i nostri giovani una volta che vanno via. Se poi il loro desiderio è quello di tornare hanno sicuramente la precedenza su altri giocatori che vengono dall'esterno. Brian è sempre stato onesto, dunque rispettiamo la sua scelta di andare a Langnau». 

Un'ultima domanda: la permanenza di Schlegel per i prossimi tre anni è segno che la vostra fiducia in Koskinen è calata?
«No, non è affatto così».