Vinto il braccio di ferro alla BCF Arena, i bianconeri di Gianinazzi possono chiudere i conti in casa.
«A Friborgo siamo stati solidi e abbiamo concesso poco. Anche domani ci servirà coraggio. Desharnais in pista? Se anche non dovesse giocare ci sarebbe Kuokkanen, per noi cambia poco».
LUGANO - Sbancata Friborgo con una prova di carattere, il Lugano ha piazzato un break pesantissimo ed è a un solo passo dai playoff, dove nei quarti troverebbe il Ginevra. Per chiudere i conti manca ancora un successo nella serie best-of-3 contro Dragoni di Dubé, attesi domani in una Cornèr Arena che si preannuncia rovente.
«Siamo super contenti di giocare il secondo round davanti al nostro pubblico, sono sicuro che ci sarà un ambiente stratosferico», è intervenuto al termine dell’allenamento odierno Luca Gianinazzi, tornando poi sul braccio di ferro vinto in gara-1. «Siamo stati solidi difensivamente, concedendo poco al Friborgo in una partita molto chiusa. Non abbiamo creato tante occasioni da gol in 5c5, ma nemmeno loro. Questa è stata la chiave del match».
Avete interpretato la partita in maniera molto intelligente?
«Per il modo in cui abbiamo giocato sì, ma quando si prendono sette penalità non si può dire “molto intelligente”... Siamo stati bravi a gestire le emozioni e reagire nelle situazioni più difficili. Adesso vorremmo anche limitare le penalità. Certo non è semplicissimo quando il gioco diventa così fisico e intenso. C’è sempre una linea sottile tra il lottare come disperati e stare fuori dalla panchina dei “cattivi”».
Desharnais, che ieri ha rimediato una penalità di partita, probabilmente ci sarà.
«Non ho aspettative in merito. La Lega fa il suo lavoro e va a vedere tutti gli episodi per decidere eventuali procedure e sospensioni ulteriori. Se anche non dovesse giocare ci sarebbe Kuokkanen e avrebbero 6 stranieri. Per noi cambierebbe poco».
In casa Lugano uno dei tasti dolenti resta il powerplay… Ci avete lavorato anche oggi?
«Sì, è un aspetto che dobbiamo migliorare. Ma poi conta anche il 5c5. Il powerplay sarebbe la ciliegina sulla torta. Ora è il nostro problema principale e anche i ragazzi non sono soddisfatti. Cerchiamo sempre di cambiare qualcosa ma bisognerebbe continuare a picchiare la testa sul muro finché non entra. Ne abbiamo parlato e adesso cerchiamo di giocarlo anche in maniera più "spensierata"».
E domani vedremo un Lugano spensierato?
«Non bisogna creare troppa tensione, ma poi servono anche emozioni e voglia di combattere. Solidarietà e aiutarsi tra di noi. La spensieratezza non è qualcosa di cui abbiamo bisogno. Dovremo invece giocare in maniera coraggiosa e quando lo facciamo sappiamo di poter essere una buona squadra».
Spensieratezza magari no, ma la pressione ora è tutta sul Friborgo.
«Chiaramente in una serie best-of-3 sono già spalle al muro. Poi però bisogna anche vincere la seconda partita... Loro sicuramente sono sotto pressione ma questo non modificherà il nostro approccio. Dobbiamo tenere il focus su noi stessi».