Il coach del Lugano, in vista di gara-4, dovrebbe poter tornare a contare su Granlund
«Non possiamo controllare il lavoro degli arbitri, ci sono delle serate in cui sei contento del loro operato mentre altre no».
LUGANO - Sabato sera Ginevra e Lugano hanno disputato due partite (quasi). Per decretare il vincitore di gara-3 ci sono infatti voluti oltre 115', dopo i quali sono state le Aquile a festeggiare l'importante (ma tutt'altro che decisivo) 2-1 nella serie. «Abbiamo riguardato tutta la partita io e il mio staff - le parole di Luca Gianinazzi al termine dell'allenamento di questa mattina - Non ha lasciato frustrazione gara-3, anche se è chiaro che inizialmente c'era tanta delusione. Restiamo comunque determinati perché abbiamo intrapreso una via che ci può dare successo. Siamo molto convinti di questo».
Nell'allenamento mattutino si è rivisto Granlund. Ci sarà domani? «Sta meglio, ma ancora non sono in grado di dire se giocherà. Lo scopriremo domani. Questa mattina c'era un ottimo ambiente sul ghiaccio, nonostante la sconfitta di sabato. Ora l'aspetto importante è recuperare sia a livello fisico che mentale per farci trovare pronti domani».
Sabato sera a far discutere è stata la penalità comminata a Müller, alla fine rivelatasi decisiva... «Quelle fischiate contro di noi sono tutte penalità giuste. Il discorso, semmai, è relativo a quello che non chiami e quello che chiami. Detto questo, non possiamo controllare il lavoro degli arbitri, ci sono delle serate in cui sei contento del loro operato mentre altre no. Alla fine conta solo il risultato che indica il tabellone».
Luca Gianinazzi si aspetta un'altra partita in trincea, in attesa delle occasioni giuste per colpire? «Non si parte mai per giocare in trincea. Sono convinto che sabato ci siamo creati alcune buone occasioni nel primo tempo, meno nel secondo. Quando però si riesce a essere solidi in difesa è già un buon punto di partenza. Siamo stati bravi nella nostra uscita di zona, ma un punto su cui vogliamo migliorare è riuscire a tenere maggiormente il disco in zona d'attacco».