Il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca si è espresso sui due nuovi innesti, sulla partenza di Chlapik e su Spacek
«Spacek resta con noi. Settimo straniero? Valutiamo».
AMBRÌ - È stata una mattinata di annunci in casa Ambrì. Il club leventinese ha comunicato gli innesti degli attaccanti Jakob Lilja e Laurent Dauphin e la partenza - ormai nell'aria da alcune settimane - di Filip Chlapik.
Nonostante un contratto ancora in essere, il ceco ha chiesto la rescissione. Difficile opporsi, quando di mezzo vi sono questioni familiari. «Esattamente. Non è mai ideale impuntarsi e utilizzare la linea dura in questi casi - è intervenuto il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca - Avere in squadra un giocatore con la testa altrove non è quello che volevamo. La sua richiesta era lecita: sua moglie ha avuto una seconda gravidanza problematica ed è stata ricoverata più volte in ospedale. Avendo un altro bimbo piccolo da accudire, sentiva la necessità di avere vicini genitori, famiglia e amici. Ci dispiace molto, perché Filip in una stagione ha dimostrato di essere un grande giocatore».
Sarà Jakob Lilja a sostituirlo?
«Per colmare la sua partenza cercavamo un profilo simile ma con un po' più di energia, velocità di esecuzione e direzione verso la porta. Lilja va un po' in questa direzione: non ha il medesimo potenziale offensivo di Chlapik e non mi aspetto faccia lo stesso numero di gol. Ci auguriamo però che possa aumentare il livello di pressione e velocità, mettendo in difficoltà gli avversari, un aspetto che l'anno scorso è un po' mancato nella prima linea».
Chi è invece Laurent Dauphin?
«Si tratta di un centro completo che può giocare tanti minuti e in tutte le situazioni. È anche solido difensivamente ed è un po' la stessa figura che cercavamo l'anno scorso con Nick Shore, ma che poi non ha funzionato. Non mi aspetto che domini la classifica dei marcatori, ma confido che possa essere il giocatore chiave da mettere sul ghiaccio in tanti momenti decisivi delle partite. Ha spesso fatto su e giù fra NHL e AHL ed è un centro duttile, forte agli ingaggi».
È lui il sostituto di Heim?
«No, non arriva per sostituire Heim. Anche se quest'ultimo fosse rimasto, avremmo puntato su un centro con le caratteristiche di Dauphin. Fra gli obiettivi della stagione prossima abbiamo quello di far progredire Landry e De Luca. L'ingaggio di un settimo straniero? Restiamo vigili, dovesse presentarsi una possibilità alla cifra giusta la valuteremmo».
Non solo Chlapik: nelle ultime settimane, anche la permanenza di Spacek è stata messa in discussione...
«Non so chi abbia diffuso queste voci. Spacek ha un contratto in essere e confidiamo sul fatto che sarà uno dei nostri leader offensivi della prossima stagione».