I biancoblù hanno messo sotto contratto un portiere, un difensore e sette attaccanti: «Lilja e Dauphin sono due acquisti di peso».
«Heed, Virtanten, Juvonen e Spacek sono degli ottimi stranieri e l'anno scorso hanno messo in evidenza tutta la loro leadership».
AMBRÌ - Il roster dell'Ambrì 2023/2024 può definirsi al completo.
Nonostante siano partite due pedine come Heim e Chlapik, il club biancoblù si è reso protagonista di alcuni colpi importanti in questo mercato estivo. Sono infatti stati registrati gli arrivi di Fadani in porta, di Wüthrich in difesa, così come di Lilja, Dauphin, Eggenberger, Douay, Landry, De Luca e Brüschweiler in attacco. «L'Ambrì ha indubbiamente perso a malincuore Chlapik con un anno d'anticipo, ma era inevitabile viste le problematiche familiari che hanno colpito il giocatore», sono state le parole di Stefano Togni, ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90. «L'anno scorso il ceco ha mostrato un'ottima intesa con Spacek e con 24 reti si è laureato miglior realizzatore della squadra. Non sarà facile da sostituire, anche se la dirigenza ha messo sotto contratto degli elementi interessanti come Lilja e Dauphin. Lo svedese è molto veloce, porterà intensità così come tanta energia sul ghiaccio e sono dell'idea che potrà essere molto utile alla causa. Dal canto suo il canadese è un ottimo centro e andrà a prendere il posto del partente Heim nello scacchiere di Cereda. Il 28enne ha una certa esperienza in NHL ed è stato preso come punto di riferimento per la nuova stagione, ma bisognerà lasciargli il tempo di ambientarsi alla nuova realtà».
Lilja e Dauphin si aggiungono così a Juvonen, Heed, Virtanen e Spacek. «Nella scorsa stagione i quattro stranieri si sono resi protagonisti di prestazioni incoraggianti e hanno messo in evidenza la loro leadership nei rispettivi reparti. Il portiere è una garanzia e non si discute, i due difensori sono davvero validi, solidi e fondamentali per il gioco di Cereda, mentre Spacek continuerà con il suo ruolo di trascinatore. Adesso bisogna trovare l'amalgama con i nuovi arrivati, ma sono fiducioso».
Cosa ne pensi degli altri arrivi? «La società ha ingaggiato dei giocatori relativamente giovani, affamati e che hanno trovato nell'Ambrì la giusta dimensione per poter alzare ulteriormente il loro livello. È risaputo che Cereda prediliga gli elementi che pattinano tanto e che si sacrificano per la squadra. Le caratteristiche dei nuovi acquisti si sposano molto bene con la filosofia del coach e per quanto mi riguarda reputo la rosa completa. Non è però da escludere l'arrivo di un settimo straniero. De Luca? L'Ambrì riabbraccia un ragazzo dal futuro assicurato, reduce dall'esperienza in WHL che gli è servita per crescere. Anche se non è stato draftato in NHL ha la grande possibilità di farsi notare in NL e di proseguire il suo sogno nord americano».