Il club biancoblù ha già venduto oltre 5'000 tessere. Il trend è indubbiamente positivo, ma bisogna rimanere vigili
Filippo Lombardi: «Licenza con alcune restrizioni? Il rischio di non adempiere alle condizioni legate ai mezzi propri era concreto. Abbiamo dovuto garantire di poter generare tutta la liquidità necessaria».
AMBRÌ - Caldo e canicola che ci attanagliano in questi giorni farebbero pensare a ben altri scenari, ma tra poco più di tre settimane scatta la nuova stagione hockeistica e il ghiaccio si prenderà la scena anche ad Ambrì, dove l'entusiasmo è palpabile.
Già superata la soglia dei 5'000 abbonati, il club biancoblù viaggia verso il nuovo record e, nonostante l’aumento dei prezzi, è destinato a superare quello stabilito lo scorso anno.
«La campagna non è finita ma siamo estremamente soddisfatti, siamo contenti che i tifosi, magari non tutti in allegria, abbiano capito e accettato i motivi per cui abbiamo dovuto chiedere un aumento sulle tessere», interviene il presidente Filippo Lombardi, spiegando poi la questione legata alla Licenza di gioco 2023/24, ottenuta con alcune condizioni restrittive, fra cui l’obbligo di rendiconto trimestrale sull’andamento economico.
«Il rischio di non adempiere alle condizioni imposte dalla Lega per quel che riguarda i mezzi propri a bilancio era molto concreto. Per combattere questo aspetto abbiamo dovuto garantire e dimostrare di poter generare tutta la liquidità necessaria per pagare la stagione fino al 30 aprile. Senza esitazioni. Se c’è una cosa che spaventa la Lega è che un club possa “scoppiare” a campionato in corso non riuscendo più a pagare gli stipendi. È qualcosa che non ci si può permettere. Nel concreto, come mezzi propri, si richiede il 30% della somma di bilancio. Sempre nel concreto, per il rendiconto trimestrale, presenteremo la documentazione a fine ottobre, fine gennaio e fine aprile. Qui sarà importante l'affluenza e iniziare bene il campionato. Posso dire che non falliremo (ride, ndr). Però vogliamo dimostrare nei fatti di far fronte ai nostri impegni, anche per una questione di fiducia che va costruita anno dopo anno. Aver già superato i 5’000 abbonati è un bel segnale».
Il trend in casa Ambrì è indubbiamente positivo - l’HCAP è ora in grado di generare un utile d’esercizio - ma in questi anni il club deve rimanere vigile e accorto. Questo è il messaggio che deve passare. «Siamo felici e le cose vadano molto meglio, per chi come me ha dovuto passare gli anni più duri è una gioia vedere la luce in fondo al tunnel. Però non siamo fuori da tutti i problemi. Dobbiamo fare fronte ai debiti dovuti ai prestiti Covid da rimborsare, ai costi dei leasing accesi per le infrastrutture della pista e l'ammortamento delle ipoteche. Sono sfide molto importanti».
Non è “possibile” fare promesse, ma in futuro non dovrebbero più esserci aumenti generalizzati. «Penso che in futuro non sarà più necessario. Magari andremo a ritoccare una o l’altra tariffa (oggi è stato comunicato quello di 5.- per la tribuna e 2.- in più per gli spalti, ndr), ma non aumenti generalizzati. È stato un unicum necessario per aumentare adesso le entrate e la liquidità».