«Stagione divisa in tappe. È come quando vai in montagna: se guardi la cima e dici: “devo arrivare lì”... non arrivi più»
«Sarà un campionato tirato, ma sono più concentrato su quello che dobbiamo fare noi piuttosto che su quello che faranno gli altri».
LUGANO - «Michael Joly non sarà sul ghiaccio domani». La prima brutta notizia della stagione, in casa Lugano, l’ha data Luca Gianinazzi, che al termine dell’allenamento del giovedì ha escluso la presenza del canadese (come quella di Wolf) contro il Bienne.
Ma quanto tempo dovrà rimanere ancora fuori il 28enne attaccante?
«Non sono un medico, quindi non lo so, ma in realtà non lo sa nessuno - ha aggiunto il coach bianconero - Nel senso che per ora siamo contenti che comunque abbia potuto pattinare prima della squadra. Ogni giorno va un pochettino meglio. Quando sarà abbastanza per poter giocare? Non lo so».
Si comincia con il Bienne.
«Sicuramente è una squadra che fa della velocità la sua più grande minaccia. Quindi noi dovremo essere bravi a giocare, a gestire bene il disco, a evitare il più possibile le loro transizioni e a cercare di imporre il nostro gioco. È chiaro che a inizio stagione è sempre difficile fare previsioni. Loro poi hanno un allenatore nuovo, quindi sicuramente hanno cambiato diverse cose nel loro gioco. Sarà sicuramente interessante vedere come sarà l'inizio della partita».
Se c’è qualcosa da cambiare rispetto all’anno scorso questo è il powerplay.
«Domani inizieremo a scoprire se siamo contenti e soddisfatti del mese di lavoro che abbiamo svolto, di quello che abbiamo fatto. Se questo porterà i frutti lo scopriremo col tempo».
Le prime partite della stagione servono anche per studiare i rivali?
«È chiaro che un lavoro di scout si fa comunque. Per esempio, adesso con il Bienne abbiamo guardato le loro partite di Champions League. È tuttavia anche vero che non tutte le squadre giocano con i roster completi e quindi non sempre le indicazioni sono veritiere. Prendi un po' quello che puoi prendere. Credo che tu ti possa fare un'idea più fondata di com'è una squadra dopo il primo girone, dopo che hai giocato contro ogni avversario. A quel punto puoi anche capire come gioca una squadra contro di te. Perché alla fine ognuno si adatta a ognuno. Ognuno guarda i video. Non siamo gli unici a farlo».
La preseason vi ha portati dove volevate?
«Sono molto contento perché siamo riusciti a seguire praticamente alla lettera la pianificazione fatta in estate. Abbiamo toccato tutti gli argomenti di gioco che volevamo toccare. È chiaro che non sarà perfetto, quello non lo sarà mai, ma lavoriamo comunque per quello. Adesso sono molto curioso di come andrà a inizio stagione».
La possibilità di lavorare d’estate ti ha portato a cambiare tanto?
«No, credo che, pur cambiando tanto, i valori e l'identità della squadra siano sempre gli stessi. L’estate è anche un buon momento come allenatore per rinfrescare le tue idee, guardare cosa fanno gli altri, guardare cose nuove. E questo è quello che abbiamo fatto».
L’anno passato, anche a causa di una classifica non bellissima, pensavate a poche partite alla volta. Sarà così anche in questa stagione?
«Sicuramente si ragiona negli stessi termini. Alla fine, se guardi cinquantadue partite insieme… È come quando vai in montagna: se guardi la cima e dici: “devo arrivare lì”... non arrivi più. Quindi? Dividi in tappe. E noi abbiamo diviso la stagione in tappe. Il primo scorcio è quello che va fino alla pausa nazionale di novembre. Alla fine è poco tempo, sono due mesi, ma sono ventuno partite. Quindi ti giochi mezzo campionato in due mesi. Quindi sappiamo l'importanza di questo inizio ma non ci carichiamo di pressione».
Questa vigilia è per te ancora emozionante?
«È diverso dall’anno scorso però non è meno intenso. Credo che la parte emozionale sia super importante per il mio lavoro. Il giorno che non sarò più emozionato prima di una partita penserò che sto facendo un lavoro sbagliato. Non vedo l'ora di cominciare, però lo vivo diversamente dall'anno scorso. Forse in maniera in questo momento più serena, più tranquilla, perché so anche a cosa vado incontro».
Che campionato sarà?
«Le previsioni le lascio fare a voi. Quello di cui sono sicuro è che sarà un campionato equilibrato. Ci sono tante squadre forti, che giocano bene e sicuramente da quando ci sono i sei stranieri abbiamo visto come le classifiche siano sempre tirate. Mi aspetto qualcosa di simile. Però sono più concentrato su quello che dobbiamo fare noi piuttosto che su quello che faranno gli altri».
PL | Punti | W | L | GF | GA | GD | FORM | |||
1 | Zurigo | 19 | 40 | 8 | 2 | 61 | 42 | 19 | WWWLL | |
2 | Davos | 21 | 40 | 10 | 5 | 66 | 45 | 21 | WWWWL | |
3 | Losanna | 21 | 40 | 11 | 6 | 68 | 60 | 8 | WLWWL | |
4 | Berna | 22 | 36 | 8 | 4 | 72 | 57 | 15 | WWWLW | |
5 | Zugo | 22 | 36 | 11 | 9 | 78 | 61 | 17 | LLWLW | |
6 | Kloten | 21 | 33 | 8 | 8 | 56 | 54 | 2 | WWLWW | |
7 | Bienne | 21 | 32 | 8 | 8 | 46 | 46 | 0 | LWWLL | |
8 | Lakers | 22 | 31 | 7 | 8 | 59 | 66 | -7 | LLWWL | |
9 | Friborgo | 21 | 27 | 7 | 9 | 50 | 59 | -9 | WLLWW | |
10 | Langnau | 19 | 25 | 6 | 9 | 39 | 42 | -3 | LLLLW | |
11 | Lugano | 19 | 25 | 8 | 10 | 48 | 61 | -13 | WLLWL | |
12 | Ambrì | 19 | 24 | 3 | 6 | 49 | 61 | -12 | LLLLL | |
13 | Ginevra | 17 | 22 | 6 | 7 | 45 | 48 | -3 | LLWLL | |
14 | Ajoie | 20 | 15 | 4 | 14 | 44 | 79 | -35 | LWWLW |