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GINEVRA«Proteggi collo? Saranno pagati dal CdA. I “pro” possono veicolare un messaggio»

29.12.23 - 07:00
Campionato, Champions, Spengler e sicurezza. La parola a Marc Gautschi, ds dei campioni svizzeri
keystone-sda.ch (SALVATORE DI NOLFI)
«Proteggi collo? Saranno pagati dal CdA. I “pro” possono veicolare un messaggio»
Campionato, Champions, Spengler e sicurezza. La parola a Marc Gautschi, ds dei campioni svizzeri
«La CHL toglie tanto ma vogliamo andare fino in fondo, mentre in campionato per ora siamo lontani da dove vorremmo essere. Mi aspetto di più. Rinforzi alla Spengler? Favorevole, non a tutti fa bene restare quattro giorni sul divano a mangiare…».
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GINEVRA - Ottavo in National League con 48 punti in 32 partite, solidissimo in Champions dove è volato in semifinale prendendosi - nella fase a eliminazione diretta - lo scalpo dei Red Bull Monaco e dei Växjö Lakers. Alti e bassi hanno contraddistinto la prima parte di stagione del Ginevra di Cadieux e del ds Marc Gautschi, coppia vincente che lo scorso aprile ha portato uno storico titolo nella città di Calvino. Le Aquile nel frattempo hanno perso alcune pedine importanti - su tutti Omark e Tömmernes - ma restano ambiziose e non si nascondono.

«Sicuramente siamo molto lontani da dove vorremmo essere, ma il cammino è ancora lungo - interviene il dirigente granata - Vincere è difficile, confermarsi ancora di più. Ripartire dopo un trionfo così importante non è mai facile. Detto questo mi aspetto una crescita in campionato, dove vogliamo mostrare il nostro volto migliore. In Champions lo abbiamo fatto, lasciando pochissimo spazio a squadre come Monaco e Växjö. In NL abbiamo fatto più fatica e mi aspetto di più dalla squadra».

La CHL, iniziata già in estate coi primi duelli della fase a gironi, è un grande stimolo ma toglie anche tante energie.
«Senza alcun dubbio. Dal 31 agosto abbiamo sempre giocato ogni 2-3 giorni. Anche i viaggi in Finlandia, Svezia e Slovacchia, spesso con easyJet per rispettare il budget, ti tolgono qualcosa. Il nostro obiettivo è comunque quello di provare a vincerla. In semi abbiamo i finnici del Lukko Rauma e possiamo farcela. A patto di essere super concentrati».

Sotto l’albero in casa Ginevra non è arrivato un bel regalo, ma l’infortunio di Winnik, out 6-8 settimane. Gautschi è pronto a muoversi sul mercato?
«Nell’immediato non penso - spiega il ds - Resta da monitorare il recupero di Lennström (infortunatosi in novembre, ndr) e nel frattempo stiamo parlando col Berna per Honka, che è da noi in prestito sino a fine dicembre. Di recente ci siamo mossi per prendere il portiere Olkinuora, ma di base non vogliamo avere 7-8 stranieri in rosa e creare malumori. Il nostro obiettivo è raggiungere la top-6 della classifica e arrivare ai playoff con 7 import pronti».

Il finnico Julius Honka nel frattempo sta disputando la Spengler con l’Ambrì.
«Sì e sono contento per lui. È un'esperienza bellissima e personalmente sono favorevole ad aiutare le altre squadre che la giocano, come l’Ambrì. C’è chi è "contrario" e ha paura degli infortuni, ma possono succedere anche in allenamento. Lo scorso anno Jooris ha rinforzato i biancoblù ed è stata una “win-win situation". È tornato carichissimo ed è letteralmente decollato. Non a tutti fa bene restare 4 giorni sul divano a mangiare…. (ride, ndr)».

Capitolo sicurezza. Dopo il drammatico episodio costato la vita allo statunitense Adam Johnson, la IIHF ha deciso di introdurre l’obbligo di indossare il paracollo in tutte le sue competizioni (era già in vigore per le categorie U18 e U20). Anche in ICEHL lo è già, in DEL lo sarà dal 1. gennaio, mentre in Svizzera resta facoltativo e si affida alla responsabilità individuale. 
«Come giocatore personalmente non l’ho mai indossato, ma i tempi cambiano. I materiali e l’efficacia migliorano. Penso che sia fattibile e non dia fastidio. Anche i giocatori poi hanno delle responsabilità e possono trasmettere un messaggio ai giovani - che guardano e ammirano i “pro” - e alle famiglie che vengono a vedere le partite. Al momento, quelli più "performanti", restano però difficili da trovare. C’è stata richiesta in tutto il mondo e sono andati esauriti. Noi, come Ginevra, li stiamo cercando per metterli a disposizione di tutti. Saranno pagati dal CdA».

Nel frattempo è già aumentato il numero di giocatori che indossa una protezione.
«Pian piano aumenteranno ancora. Da noi tra i primi a farlo sono stati Vatanen e Jacquemet. Penso che anche gli altri seguiranno».

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COMMENTI
 

sergejville 11 mesi fa su tio
GS molto sfortunato con il doppio infortunio di Lennström (agosto e novembre), gran giocatore e sostituto di Tömmernes, ma anche incapace di tenere ritmo e livello di un Campione. Vuoi perchè c'è meno fame e vuoi perchè ripetere la grande RS di Descloux e gli strepitosi POff di Mayer... bisogna accendere non una ma 100 candele. Non a caso, pur risparmiando sui voli (con EasyJet), il ricco Servette si è concesso il lusso di prendersi un certo Olkinuora. Ma le aquile rimangono una squadra più che forte, con stranieri Top e che di certo possono arrivare tra le prime 6. Chi lascerà loro il posto? Berna o Lugano? O ci sarà un crollo (come l'anno scorso) del FG? O il LHC?
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