Michaël Ngoy: «Dopo una sconfitta o un momento negativo, l'Ambrì quest'anno è sempre riuscito ad alzare il livello del proprio gioco»
«HCL? Mentalmente non sarà facile fare clic e da questo punto di vista l'Ambrì parte con un leggero vantaggio».
AMBRÌ/LUGANO - Il Ticino hockeistico è in fibrillazione per una doppia sfida rovente e attesissima che promette scintille e spettacolo. Due derby in tre giorni, lungo i quali i deboli di cuore farebbero prima a spostarsi dall'altra parte del mondo, magari impostando lo smartphone in modalità aereo. «Che dire? Sarà una settimana incredibile per l'hockey ticinese», è intervenuto l'ex difensore biancoblù Michaël Ngoy.
L'Ambrì ci arriva con il morale a mille...
«Dopo una sconfitta o un momento negativo, l'Ambrì quest'anno è sempre riuscito ad alzare il livello del proprio gioco. Quando contava davvero, la squadra ha saputo trovare gli argomenti giusti per risollevarsi. Sta qui il "segreto" della regular season dei miei ex compagni. Le sette vittorie colte nelle ultime dieci partite, in un periodo in cui la qualificazione ai play-in non era certo scontata, dicono molto sul carattere della squadra. Cereda? Vi posso assicurare che quando conta è in grado di toccare le corde giuste. È lui il vero leader dell'Ambrì...».
Il tutto favorito anche dalla crescita di altri leader...
«L'esempio lampante è Spacek. A un certo punto si era perso, faceva un sacco di errori e non sembrava più lui. Trovo abbia ritrovato sé stesso nell'ultimo derby vinto in casa (2-1 all'overtime, ndr), quando ha fornito un assist e segnato il gol decisivo. È tornato a "bomba", se così si può dire...».
In casa Lugano c'è da essere preoccupati? O davvero con la post season inizia un'altra stagione?
«Stanno vivendo un periodo di alti e bassi, nel quale la fiducia non è certo al massimo. Sì, un po' è strano perché solo due settimane fa sembravano molto solidi. Il Lugano dipende molto da Thürkauf e Joly e, contrariamente alle altre big del campionato, gli manca un po' di profondità. Quando questi due giocatori non performano al massimo, infatti, non ne ha molti altri pronti a prendere per mano la squadra».
Ma a Lugano bisogna essere delusi per aver mancato la top-sei?
«Adesso non lo dicono, ma non può non esserci delusione. Sono rimasti per gran parte della stagione sopra la linea e sicuramente aver mancato i playoff diretti all'ultimo qualche mugugno l'ha lasciato. Mentalmente non sarà facile fare clic e da questo punto di vista l'Ambrì parte con un leggero vantaggio. Hanno incassato 16 gol in cinque giorni, non un buon modo per lanciare la post season...».
Chi farà i playoff?
«I classici cinque franchi li punto su Ambrì e Bienne... Trovo che il Ginevra abbia già la pancia piena e che, dopo aver vinto il titolo l'anno scorso e la Champions nelle scorse settimane, debba trovare nuovi stimoli. Non scontato... Il Bienne mi sembra invece in ripresa».