Il Gottéron ha espugnato la Cornèr Arena con il risultato di 4-1, portandosi sul 2-0 nella serie
La squadra di Gianinazzi ha giocato leggermente meglio rispetto a sabato. Tuttavia, il livello portato sul ghiaccio dai bianconeri è ancora insufficiente per pensare di contrastare questo Friborgo.
LUGANO - Gara-2 era già uno spartiacque importante per il Lugano dopo la netta sconfitta per 6-2 subita nel primo atto della serie con il Friborgo. Si chiedeva una veemente reazione alla squadra di Luca Gianinazzi, si chiedeva il pareggio nella serie. Le intenzioni dei ticinesi si sono però scontrate con il cinismo del Gottèron, capace di espugnare la Cornèr Arena con il risultato di 4-1. Risultato che proietta la formazione di Dubé sul 2-0 nella serie e costringe i sottocenerini a imporsi due volte sulle rive della Sarine.
A livello di formazione l'head coach bianconero ha deciso di confermare Koskinen fra i pali, mentre sul fronte offensivo Ruotsalainen ha preso il posto di Quenneville. In retrovia ha fatto il suo rientro Samuel Guerra.
Le due squadre hanno subito alzato il volume delle emozioni, con due pali nei primi quattro minuti colpiti da DiDomenico e Thürkauf. Nella frazione inaugurale le due squadre si sono affrontate a viso aperto, partorendo diverse occasioni molto interessanti, alcune delle quali davvero ghiotte. Quando non sono stati i ferri delle due porte a salvare bianconeri e Dragoni (da notare un altro palo colpito da Arcobello al 16'), ci hanno pensato Koskinen e Berra a mantenere il risultato sullo 0-0.
La prima rete della contesa è caduta al 23'32'', quando - in situazione di 5c4 (espulso Fazzini) - il ben organizzato powerplay degli ospiti ha colpito con Wallmark. Fra il caos generale - il pubblico della Cornèr Arena si è surriscaldato per alcune "non chiamate" degli arbitri - i Dragoni hanno provato a "scappare" sul 2-0 poco prima di metà partita, ma il polsino di De la Rose si è schiantato sulla traversa (quarto ferro del confronto).
Raddoppio che è comunque arrivato poco dopo con Schmid, abile a ribadire in gol un disco ballonzolante davanti a Koskinen. Lo stesso scatenato centro della seconda linea ha colpito una seconda volta al 35'19'' quando la sua squadra stava giostrando addirittura con l'uomo in meno: il numero 73 si è involato tutto solo verso la gabbia locale, infilandola e trovando il pesantissimo 3-0.
Partita finita? Se in casa HCL il ricordo della rimonta imbastita contro l'Ambrì (da 4-1 a 4-4 in un tempo) è ancora fresco, questa volta il mezzo miracolo non si è concretizzato e Fazzini e compagni hanno dovuto incassare il secondo ko consecutivo. Nell'ultimo periodo i burgundi hanno infatti controllato senza patemi il triplo vantaggio. Da annotare negli ultimissimi scampoli di match dapprima il gol di Joly in 6c4 (59'41'') e poi la rete di Marchon a porta vuota (59'47'').
Se già alla vigilia dei playoff e ancor di più dopo gara-1 il compito si annunciava molto complicato, ora per il Lugano il cammino si è fatto decisamente ancor più in salita. Ma il bello dei playoff è che - fin quando una squadra non festeggia la quarta vittoria - tutto resta aperto. Da mercoledì in avanti, però, starà al Lugano fare molto di più per provare a invertire la tendenza.
Nell'altra sfida di serata anche lo Zurigo ha raddoppiato nella serie, andando a vincere 3-1 a Bienne. Decisivo l'uno-due micidiale dei Lions fra il 51'11'' e il 52'11'', minuto nel quale sono cadute le reti di Balcers e Frödén (in precedenza erano andati a segno Kukan per gli ospiti e Bärtschi per i bernesi).
LUGANO - FRIBORGO 1-4 (0-0, 0-3, 1-1)
Reti: 23'32'' Wallmark (DiDomenico, Sörensen, 5c4) 0-1; 30'58'' Schmid (DiDomenico) 0-2; 35'19'' Schmid (Borgman, 4c5!) 0-3; 59'41'' Joly 1-3; 59'47'' Marchon 1-4.
Lugano: Koskinen; Mi. Müller, Andersson; Wolf, Tennyson; Alatalo, Peltonen; Guerra. Carr, Thürkauf, Joly; Müller Ma., Ruotsalainen, Cormier; Verboon, Arcobello, Fazzini; Patry, Canonica, Montandon, Zanetti.
Penalità: 6x2' Lugano; 5x2' Friborgo.
Note: Cornèr Arena, 6'067 spettatori. Arbitri: Borga, Fonselius; Fuchs, Urfer.