«Quest’anno eravamo pronti»
«Non ci arrenderemo».
PRAGA - Da vice e poi da head coach, Patrick Fischer aveva già vissuto l’amarezza di una finale persa. Sperava che il suo momento fosse finalmente arrivato e, invece, pure a Praga il Dio dell’hockey - come spesso ama chiamarlo lui stesso - gli ha voltato le spalle.
«Quelle che provo non sono belle sensazioni - ha spiegato l’allenatore della Nazionale ai microfoni di SRF - Sei vicinissimo al titolo mondiale, sei pronto a prenderlo, ma alla fine gli sforzi che fai non bastano. È per noi una grande delusione. Quanto successo dimostra, semplicemente, che vincere è difficile. Oggi abbiamo perso contro una squadra forte, alla quale vanno tutti i miei complimenti. Siamo a terra, è vero, ma chi ci conosce sa che non ci arrenderemo e andremo avanti. Abbiamo dato il massimo e ci ricorderemo con gioia il meraviglioso periodo trascorso in Repubblica Ceca. Sono davvero orgoglioso di essere l’allenatore di questa squadra ma sono stufo di vedere medaglie d'argento. Nel 2013 ero assistente allenatore, nel 2018 da head coach eravamo già più maturi, quest'anno eravamo pronti… ma è così nello sport, come nella vita: non sempre ottieni tutto quello che vuoi. Alla fine non abbiamo fatto abbastanza. Abbiamo fatto grandi cose ma non siamo stati ricompensati. Non molliamo e andiamo avanti, anche se c’è amarezza».