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NATIONAL LEAGUE«Qui ho trovato tutto quello che cercavo»

18.10.24 - 08:00
Il Losanna, finalista degli scorsi playoff, ha ricominciato alla grande sia in campionato che in Champions: «Conoscevamo le insidie»
keystone-sda.ch / STR (MARCEL BIERI)
«Qui ho trovato tutto quello che cercavo»
Il Losanna, finalista degli scorsi playoff, ha ricominciato alla grande sia in campionato che in Champions: «Conoscevamo le insidie»
Jason Fuchs, ai vodesi dal 2021: «Si è creata un'identità e ora c'è un pacchetto vincente, che funziona».
Hockey - LNA18.10.2024

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Davos
5 - 2
Losanna
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Losanna
5 - 4
Ambrì
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LOSANNA - Col vento in poppa, anche meglio degli scafi che a Barcellona stanno dando vita allo spettacolo dell’America’s Cup. Stiamo parlando del Losanna, nei piani altissimi in campionato (21 punti in 11 partite) e volato con autorità agli ottavi di Champions, dove sarà derby col Ginevra. Arrivati in Primavera a un solo piccolo passo dal bersaglio grosso - con gara-7 della finalissima che ha incoronato lo Zurigo - i Leoni biancorossi hanno ripreso da dove si erano fermati. Col piede giusto, con la forza di un gruppo diventato squadra vera.

«Dopo la scorsa stagione siamo ripartiti con tanta consapevolezza nei nostri mezzi, sapendo di aver fatto uno step verso l’alto - interviene il 29enne Jason Fuchs, che in settembre ha messo la firma su un nuovo accordo quinquennale - Ci sono stati dei rinnovi importanti che si traducono in continuità. Non solo il mio, ma penso anche a Damien Riat e Aurélien Martin, oltre allo staff tecnico con Ward e Peter Andersson. Hanno prolungato dei giocatori che ormai da anni conoscono il club. Che hanno vissuto i cambiamenti e sanno quello che è servito per progredire, passando anche da momenti non facilissimi. Ora il Losanna è diventato attrattivo a 360°, anche per stile di gioco e per quello che si sta cercando di costruire. Io qui, nella squadra e nella Regione, ho trovato tutto quello che cercavo. Un pacchetto vincente, che adesso funziona».

Dopo anni contraddistinti da alti e bassi - con tante ambizioni e pure parecchia confusione, con porte spesso "girevoli" dalle parti della Vaudoise Arena - il progetto Losanna ora sembra più solido e concreto. Basta scossoni, ma idee chiare nel segno di Geoff Ward.
«Il coach ha tanti meriti per questo nostro percorso. Si è creata un'identità di gioco. È un ottimo allenatore che ha maturato tantissima esperienza anche in NHL. L'ha portata da noi e lavora col cuore. In estate ci sono state alcune partenze (come Djoos e Sekac, ndr) e abbiamo avuto bisogno un po' di tempo per ritrovare la giusta costanza, ma ora siamo esattamente dove volevamo essere. Conoscevamo le insidie che potevano presentarsi. Lo abbiamo visto anche l’anno scorso con Bienne e Ginevra, che, reduci dalla finale, sono arrivate rispettivamente al nono e decimo posto».

Ward ha conquistato tanti appassionati anche nei playoff della scorsa stagione. Alla transenna in “tuta” alla Maurizio Sarri, di fronte a colleghi in giacca a cravatta.
«È vero, ogni tanto ci scherziamo un po’ anche noi. Vedi l’altra panchina e sono tutti tirati a lucido. Lui col “training” magari dell’anno prima e le scarpe che usiamo per andare in trasferta. Avete presente il detto “tutto fumo e niente arrosto”? È l'esatto contrario. Bada al sodo».

Salutato Connor Hughes, accordatosi coi Montréal Canadiens e attualmente impiegato nei Laval Rocket (AHL), in porta il Losanna ha puntato su due giovani. Kevin Pasche (21 anni) e Antoine Keller (20). Poca esperienza che potrebbe pesare nei momenti clou? Intanto, nelle ultime tre partite tra campionato e Champions, sono arrivati 3 shutout…
«Si parla tanto di dare fiducia ai giovani, qui l’abbiamo fatto. Non ho nessuna paura riguardo al ruolo del portiere. Pasche ha giocato lo scorso weekend e ha firmato due shutout… in Champions è stato il turno di Antoine e ha risposto alla grande. Si può dire che siamo in buone… mani (ride, ndr)».

Dal 1, ottobre, considerando anche gli impegni europei, il Losanna ha già giocato 7 partite. Da qui alla sosta di inizio novembre ne mancano altre 8. Insomma un vero tour de force che nel weekend prosegue e propone ai vodesi Davos (all’Eisstadion) e Ambrì (in casa).
«Il programma è fittissimo, con tutti i pro e contro. Non è detto che nel weekend, di rientro dalla trasferta in Finlandia, per i nostri avversari sia un vantaggio affrontarci. L’Europa di base porta con sé un po’ di stanchezza, ma quando i risultati sono positivi ti possono dare anche un plus. In questi filotti conta la mentalità; non cadere nel “buco”. Fisicamente siamo pronti. I test di inizio stagione hanno mostrato risultati in crescita rispetto al passato. Il coaching staff sa benissimo che bisognerà gestire tutte le fasi della stagione, con anche i suoi rari momenti di pausa. Per la Champions posso dire che siamo andati a Tampere con tutta la squadra. Per vincere e chiudere nelle prime 8, non per gestire. E ci siamo riusciti».

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CLASSIFICA
PLPuntiWLGFGAGDFORM
1Zurigo194082614219WWWLL
2Davos2140105664521WWWWL
3Losanna214011668608WLWWL
4Berna223684725715WWWLW
5Zugo2236119786117LLWLW
6Kloten21338856542WWLWW
7Bienne21328846460LWWLL
8Lakers2231785966-7LLWWL
9Friborgo2127795059-9WLLWW
10Langnau1925693942-3LLLLW
11Lugano19258104861-13WLLWL
12Ambrì1924364961-12LLLLL
13Ginevra1722674548-3LLWLL
14Ajoie20154144479-35LWWLW
Ultimo aggiornamento: 21.11.2024 23:13
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