Stefano Togni si è espresso in merito alla serie dei play-out fra i ticinesi e l'Ajoie: «È stato fondamentale ritrovare un po' di fiducia».
I giurassiani possono vantare nella rosa numerosi giocatori che in passato hanno giocato in Ticino: «Sentono in maniera particolare questa sfida e faranno di tutto per mettere i bastoni fra le ruote ai bianconeri. In questi play-out sono emerse le qualità di Romanenghi e Maurer».
PORRENTRUY - Nella serata odierna il Lugano sarà di scena a Porrentruy per disputare gara-4 dei play-out di National League contro l'Ajoie (ore 20).
I giurassiani conducono la serie 2-1 e hanno di conseguenza la possibilità di cogliere il terzo sigillo davanti ai loro tifosi. «L’Ajoie è una squadra solida a livello difensivo e può contare su un powerplay micidiale, ma non avrà vita facile in gara-4», ha analizzato Stefano Togni, ex attaccante degli anni ’90. «Il recente successo ottenuto dal Lugano all’ultimo respiro ha ridato morale a tutto l’ambiente e sono sicuro che i bianconeri andranno a Porrentruy con uno spirito positivo e un’attitudine da combattenti. Anche se il gioco espresso non è ancora dei migliori, è stato fondamentale ritrovare un po’ di fiducia».
Il pareggio fortunoso di Zohorna e il 2-1 di Morini nell'ultimo minuto di gioco, hanno salvato il Lugano dal secondo ko casalingo.
«La squadra era sotto pressione e questa volta, contrariamente a quanto successo nei primi due match, è stata aiutata da un pizzico di fortuna. Oltre a questo in gara-3 i bianconeri hanno anche trovato una certa consapevolezza, poiché sono stati bravi a contenere l’arma migliore dei loro avversari, ovvero il powerplay, riuscendo a non capitolare nei 5’ di inferiorità numerica in cui Mirco Müller ha rimediato una penalità di partita. Il gol di Morini? Dopo quello che ha passato con gli infortuni, si è meritato di vivere un momento del genere».
Ti saresti aspettato un Lugano così in difficoltà?
«Non avrei mai pensato che potesse faticare così tanto, anche se i play-out sono sempre difficili da disputare. I bianconeri non sono abituati a giocare partite di questo tipo, mentre i giurassiani stanno preparando la serie da diverso tempo. La truppa di Ireland propone un gioco molto chiuso ed efficace, ma adesso il Lugano non ha scelta: dovrà assolutamente espugnare almeno una volta Porrentruy».
L'Ajoie può contare su diversi elementi che sono legati al Ticino e che hanno una ragione in più per battere il Lugano. Nello staff tecnico ci sono Nummelin, Vauclair e Ireland - che hanno un passato alla Cornèr Arena - mentre nel roster gli ex bianconeri Romanenghi, Maurer e Bozon, ma anche gli ex biancoblù Conz, Fischer, Nättinen, Ciaccio, Pedretti e Bernasconi.
«Ci sono tanti elementi fra le fila dell'Ajoie che sentono in maniera particolare questo confronto e che faranno di tutto per mettere i bastoni fra le ruote ai bianconeri. Nonostante si siano piazzati all'ultimo posto in regular season, i giurassiani hanno trovato l’equilibrio ideale e in questi play-out sono anche emerse le qualità di Romanenghi e Maurer. Il ticinese gioca con gli stranieri e ha fatto un notevole salto di qualità, mentre il difensore sta mettendo in evidenza tutte le sue caratteristiche difensive ed è anche stato decisivo in gara-1. Bisognerà restare uniti e concentrati per riuscire a girare la serie».