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RUSSIA 2018

Aliou Cissé, l’allenatore che sembra un rapper

Nonostante la dolorosa eliminazione del Senegal già nella fase a gironi, il ct 42enne è stata una delle sorprese di Russia 2018
Keystone
Aliou Cissé, l’allenatore che sembra un rapper
Nonostante la dolorosa eliminazione del Senegal già nella fase a gironi, il ct 42enne è stata una delle sorprese di Russia 2018
SPORT: Risultati e classifiche
SAMARA (Russia) - Nonostante la dolorosa eliminazione del Senegal già nella fase a gironi dei Mondiali (avanti Colombia e Giappone per il "coefficiente fair play"), possiamo dire che il suo commissario tecnico è stata una delle sor...

SAMARA (Russia) - Nonostante la dolorosa eliminazione del Senegal già nella fase a gironi dei Mondiali (avanti Colombia e Giappone per il "coefficiente fair play"), possiamo dire che il suo commissario tecnico è stata una delle sorprese di Russia 2018. Aliou Cissé è diventato in brevissimo tempo un’icona, vuoi perché è il più giovane allenatore che ha partecipato alla rassegna (42 anni), vuoi perché è l’unico di colore, vuoi per il suo aspetto stravagante che lo fa assomigliare al rapper Snoop Dogg.

Cissé in patria era già un idolo in quanto capitano della Nazionale che partecipò ai Mondiali di Corea e Giappone e che arrivò sorprendentemente ai quarti di finali, ora a distanza di sedici anni lo è a livello globale. La sua gestualità è diventata virale durante il match d’esordio con la Polonia.

Prima la “mossa del leone”, con le mani a simulare le zampate del re della giungla e tanto di ruggito (chissà cosa avranno capito i giocatori!); poi l’esultanza per il gol del 2-0, sguardo fisso rivolto in telecamera e tre gesti di vittoria col braccio; infine i festeggiamenti al triplice fischio con la squadra, e quel sorriso che dura tanto quanto basta per essere immortalato prima di scomparire dietro quell’apparente, forse autoimposta, compostezza.

Cissé, che nel 2002 perse diversi famigliari nel tragico naufragio del traghetto Joola al largo delle coste del Gambia, è il simbolo del riscatto di un intero continente ma ciononostante non si monta la testa: quando gli è stato chiesto in conferenza stampa se si sentisse un sex symbol, la sua risposta è stata un secco «no, ci sono milioni e milioni di Aliou Cissé in Senegal e nel mondo».

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