«Tutti accetteranno i gay nel nostro Paese, ma loro dovranno accettare le nostre regole».
Dichiarazioni scioccanti dell'ex calciatore Khalid Salman, ambasciatore dei Mondiali.
DOHA - Uno degli ambassador dei Mondiali di calcio in Qatar, Khalid Salman, ha definito l'omosessualità «un danno mentale» in un'intervista che verrà trasmessa martedì sera dall'emittente pubblica tedesca ZDF. «Durante la Coppa del Mondo arriveranno molte cose qui nel nostro Paese. Parliamo dei gay», ha dichiarato Salman, ex giocatore del Qatar, stando alle anticipazioni di alcuni media e della stessa emittente.
«La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano qui, ma loro dovranno accettare le nostre regole», ha aggiunto Khalid Salman. L'omosessualità è "haram" (che significa "proibito", ndr), ha detto. «È haram perché danneggia la mente». A quel punto, dopo queste frasi inaccettabili, l'intervista è stata interrotta da un portavoce del comitato organizzativo dei Mondiali.
L'omosessualità è illegale in Qatar
Il 21 settembre l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, aveva assicurato che tutti i tifosi sarebbero stati accolti "senza discriminazioni" durante i Mondiali (20 novembre-18 dicembre), in un apparente tentativo di rassicurare la popolazione sul fatto che i visitatori LGBT+ sarebbero stati i benvenuti.
L'omosessualità è illegale nello Stato del Golfo e gli organizzatori della Coppa del Mondo hanno cercato di rassicurare che le coppie dello stesso sesso non avranno problemi durante il torneo. La FIFA aveva ribadito che le bandiere arcobaleno, simbolo della comunità LGBT+, sarebbero state ammesse negli stadi.
I capitani di diverse squadre europee - tra cui Inghilterra, Francia e Germania - indosseranno fasce arcobaleno con il messaggio "One Love" nell'ambito di una campagna basata sull’antidiscriminazione.