La Serbia gioca la sua finale
C'è il Camerun, la Serbia non può sbagliare.
AL WAKRAH - Entrambi sconfitti nella partita d’esordio, lunedì mattina (ore 11) Serbia e Camerun giocheranno senza fare conti.
Non ne hanno la possibilità. Entrambi sanno infatti che una nuova battuta d'arresto equivarrebbe all’eliminazione - forse già aritmetica - ma sono pure consci del fatto che anche un pareggio non sarebbe utilissimo. Alternative, dunque? Vincere, gettare il cuore oltre l’ostacolo, e poi stare a vedere cosa accadrà a Doha tra Brasile e Svizzera.
Se si deve indicare una favorita nello scontro di Al Wakrah, di dubbi ce ne sono pochi. Ricca di qualità ma anche “fisica” ed esperta, la selezione balcanica ha tutto per vivere 90’ estremamente tranquilli. Questo tenendo anche conto del fatto che di fronte si troverà dei Leoni domabilissimi. Così si sono infatti dimostrati gli uomini di Rigobert Song contro Xhaka e soci. In un incontro che vale anni di lavoro, si capirà se la prova fornita con i rossocrociati rispecchia il reale valore di una nazionale arrivata in Qatar carica di speranze o se Choupo-Moting e soci hanno semplicemente steccato quella recita. Si capirà però anche qual è lo spessore della rosa pilotata da mister Stojkovic, un gruppo nel quale ci sono eccellenze assolute ma che è stato piallato dai verdeoro dello scatenato Richarlison. Come da tradizione, in una manifestazione - anche solo in un incontro, a dire il vero - la Serbia sa dare il meglio e il peggio di sé. Va a momenti, gioca a sprazzi. Ha geni impareggiabili che peccano di costanza (vedi Tadic) e ha colonne solidissime che però non sempre riescono a brillare (vedi Milinkovic-Savic). È lunatica, insomma, e per questo potrebbe trovarsi in difficoltà contro un rivale che ultimamente è riuscito a distinguersi anche perché stranamente solido.
Il match, che si preannuncia ruvido, dovrebbe decidersi nella trequarti camerunense. Se i guizzi dei vari Lukic, Zivkovic, Tadic, Milinkovic-Savic… riusciranno ad “allargare” la difesa comandata dai non certo velocissimi Castelletto e N’Koulou, favorendo così gli inserimenti di Mitrovic e (forse) Vlahovic, allora le Aquile Bianche chiuderanno facilmente i conti. Altrimenti il Camerun, sempre pericoloso con le sue ripartenze veloci, potrebbe anche fare il colpaccio.